Il matrimonio misto Italia Marocco

Matrimoni misti Italia - Marocco

PROCEDURE AMMINISTRATIVE DI MATRIMONIO "MISTO" ITALIA - MAROCCO
 e di RICHIESTA VISTO 

Procédures administratives de mariage "mixte" (mariage adoulaire) et de visa
UOMO ITALIANO con DONNA MAROCCHINA
UOMO MAROCCHINO con DONNA ITALIANA
www.islamitalia.it/matrimonio/

Autori: Luigi Palumbo; Alī M. Scalabrin;
Primo aggiornamento: 18 gennaio 2004
Ultimo aggiornamento: 12 settembre 2015

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I figli nell'ordinamento marocchino secondo Moudawana (Codice di famiglia marocchino)

Sposarsi in Marocco


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I FIGLI NEL DIRITTO DI FAMIGLIA MAROCCHINO (MOUDAWANA)

Dal 2004, con l'entrata in vigore della riforma del codice di famiglia marocchino, ufficialmente registrata nel 2006, stabilisce che il figlio nato sia da madre o padre di nazionalità marocchina riceve la nazionalità marocchina in maniera inalienabile. In altri termini, già dal 2007 la madre marocchina trasmette senza alcuna condizione ai suoi figli la cittadinanza anche se il padre è straniero. Di conseguenza un bambino nato da un italiano (uomo o donna) e da un marocchino (uomo o donna) possiede in maniera inalienabile la nazionalità di entrambi genitori .

LA FILIAZIONE

Il diritto marocchino riconosce la filiazone solo nell'abito del matrimonio. Non ammette il concubinagio e la filiazione che ne potrà derivare.

Nell'Islam l'unica filiazione legittima è quella rispetto alla figura paterna, i figli generati con una donna che non sia la moglie (rapporto di zina) non fanno e non possono far parte della famiglia paterna, non si ammette rispetto ad essi nessun riconoscimento e non hanno nessun vincolo col padre, nessun diritto alla successione. Il figlio "spurio" (walad az-zina) non ha vincoli se non con la famiglia materna.

L'approccio tradizionale, è stato modificato con la Moudawana che, sebene ribadisce che la  filiazione è legittima quando il minore è generato dai genitori (art. 143), introduce anche la figura della madre: "la filiazione si realizza mediante la discendenza del bimbo dai genitori" (art. 142).

Il nuovo codice di famiglia, prevede la regolarizzazione dei figli nati fuori dal matrimonio permettendo il matrimonio dei genitori. La filiazione materna deriva dalla linea biologica con la madre attraverso il parto, di conseguenza la paternità è considerata legittima solo se è inquadrata nell'ambito del matrimonio.

I PRINCIPI

Il bambino nato nell'ambito del matrimonio è legittimo ed è "legato" alla madre a al padre fino a prova contraria (art.143).

Il figlio è considerato legittimo in confronto al padre:

  • se é nato almeno sei mesi dopo la data riportata sull'"atto di matrimonio".
  • se é nato l'anno successivo alla data di separazione dei coniugi (art. 154).

ECCEZIONI - RICONOSCIMENTO DEI FIGLI NATI AL DI FUORI DEL MATRIMONIO

  • Il papa' puo' riconoscere i figli nati fuori dal matrimonio. Filiazione illegittima non produce alcun effetto per l'uomo, ma nel caso di fidanzati,  il figlio può essere attribuito all'uomo se e solo se (art. 144):
    • Il fidanzamento deve essere noto alle famiglie
    • Accettazione su quando la fidanzata sia rimasta incinta
    • Ammissione a vicenda sulla paternità e maternità
  • Il bambino è considerato legittimo in relazione al padre, a condizione che la madre non sia sposata. Solo il padre ad esclusone di ogni altra persona puo' stabilirne la filiazione per riconoscimento della paternità (articolo 161) NB L'adulterio è ancora severamente punito penalmente, sono previste sanzioni fino a un anno di reclusione sia per l'uomo che per la donna. (Questa penalizzazione spiega il gran numero di regolarizzazione delle nascite illegittime).
  • Il bambino può ancora essere dichiarato legittimo dopo "un rapporto di errore" (articolo 152). La filiazione rispetto alla madre si considera legittima in costanza di matrimonio, o in caso di rapporto sessuale per errore, o in caso di stupro (art. 147).
  • Articolo 156: stabilisce che Se segni della gravidanza compaiono nella fidanzata prima del matrimonio, purché sia ben noto che l'uomo e la donna erano in vista di contratto di matrimonio tra le due famiglie, il bambino è considerato legittimo.
  • Fuori del fidanzamento(art.158): se il bambino è nato da relazione tra due persone non sposate, possono regolarizzare la situazione del bambino con la constatazione di "al firach" (rapporti coniugali) in vari modi: - 12 testimoni davanti agli adouls; - testmonianza di due adouls - Espero in genetica innanzi al Tribunale.

Di seguito la documentazione da produrre

DICHIARAZIONE DI NASCITA AL CONSOLATO DEL MAROCCO PER FIGLI NATI FUORI DAL MATRIMONIO

  • Copia integrale recente dell'atto di nascita del figlio
  • Copia integrale dell'atto di nascita in arabo e francese dei genitori
  • Atto di riconoscimento di paternità chiamato anche (Istilhaq)
  • Passaporto o carta di identità dei genitori

La documentazione di cui sopra da portare al Consolato del Marocco, dovrà essere accompagnata dalla dichiarazione di riconoscimento di paternità (Istilhaq).

I documenti da produrre per il riconoscimento sono i seguenti:

  • Recente copia completa di un atto di stato civile del minore rilasciato dall'ufficiale di stato civile del paese di residenza.
  • CIN-E marocchina o passaporto dei genitori;
  • Permesso di soggiorno o documento equivalente comprovante la residenza nella circoscrizione consolare del consolato del Marocco dove si farà la dichiarazione di paternità;
  • Dichiarazione di riconoscimento inequivocabile e legalizzata (Iqrar) scritta a mano dal padre oppure atto della filiazione

Ricordare che, per dichiarare un riconoscimento di paternità, la presenza del padre é indispensabile e obbligatoria, si consiglia anche la presenza della madre Ci saranno inoltre da pagare diritti di segreteria e marche da bollo presso il Consolato marocchino.

LE PROVE GENETICHE

La nuova Mudawana ha stabilito che la paternità possa essere stabilita dalla competenza giudiziaria (esperienza genetica). Questo punto divide i giudici marocchini. La maggior parte ritengono che l'utilizzo delle competenze può essere fatto solo con il consenso del presunto padre. Alcuni (in minoranza) assumono una posizione più aggressiva non tenendo conto del consenso del padre.

CONSEGUENZE DELLA FILIAZIONE

Il padre di un bimbo illegittimo non ha nessun obbligo nei suoi riguardi. La filiazione illegittima non produce alcun effetto giuridico rispetto al padre (art. 148)

Tuttavia il padre legittimo è il solo responsabile (esclusa la madre) al mantenimento alimentare per il bambino salvo in caso di indigenza.

L'AFFIDO

L'affido del bambino é devoluto ai due coniugi in caso di vita comune (art. 164). In difetto è devoluto alla madre. A partire dall' età di 15 anni e in caso di separazione dei genitori, il bambino può scegliere il genitore con cui vivere (art. 166). In assenza di padre e madre, con il consenso del suo rappresentante legale si puo' sceglere terze persone.

In caso di disaccordo tra il bambino e il rappresentante legale, il giudice decide la controversia nell'interesse del bambino. In caso di divorzio e di affido alla madre, il padre beneficia del dritto di visita e alloggio del bambino (art. 169 ). Nel vecchio diritto di famiglia il contrarre nuovo matrimonio della madre, gli faceva perdere il beneficio dell'affidamento del bambino. Due deroghe sono state introdotte a questo proposito nel nuovo testo della Moudawana (art.174)

per permettere alla madre di conservare l'affido del bambino:

  • se il nuovo coniuge è un genitore del bambino o se la madre è il legale rappresentante del minore;
  • se il bambino ha meno di 7 anni o se ha problemi di handicap

LA RAPPRESENTANZA LEGALE

Essa é devoluta al padre principale (art.230 e seguenti). A difetto l'art. 231 defnisce l'ordine di priorità :

  • il padre principale;
  • la madre principale, in difetto del padre se quest'ultimo ne abbia perso la capacità;
  • i tutori testamentari designati dal padre;
  • i tutori testamentari designati dalla madre;
  • il giudice;
  • i tutori designati dal giudice.

Solo il rappresentante legale puo' autorizzare il minore a viaggiare fuori dal Marocco. In caso di rifiuto del rappresentante legale, solo il giudice puo' autorizzare il minore a viaggiare fuori dal Marocco (art. 179).

IL MANTENIMENTO

Esso é sempre dovuto da parte del padre in caso di separazione, a favore di:

  • una corretta alimentazione e la cura per il bambino (art. 189);
  • altri bisogni del bambino devono essere specificati, in questo contesto, il padre è responsabile;
  • del diritto alla casa (articolo 168);
  • del diritto di affidamento del minore;
  • del diritto di a usufruire di cure mediche;
  • elargimento se possibile di un importo supplementare per permettere alla madre di far festeggiare il bambino in occasione di feste religiose (es. Ramadan).

Gli alimenti sono dovuti fino all'età di 25 anni per i bambini che proseguono gli studi. Per le ragazze fino alla percezione di risorse proprie o al conseguimento di matrimonio (art. 189).

BENI INTESTATI AI MINORI

Al minore possono essere intestati dei beni, ma la gestione patrimoniale dei beni dei figli è assegnata in via genere alla potestà genitoria.

In Marocco la tutela suoi minori funziona in conformità con il Fiqh (giurisprudenza coranica). La gestione degli interessi del patrimonio del minore appartiene in "generale" contemporaneamente al padre e alla madre del bambino. Tuttavia bisogna considerare che l'art. 236 del Codice di Famiglia Moudawana, prevede che sia il padre il tutore per diritto degli interessi dei figli e continua ad esercitare importanti poteri nella gestione della proprietà degli sessi.

Ha quindi, la libertà di vendere per l'interesse dei suoi figli, sia beni mobili ed immobili di loro proprietà. La madre subentra di diritto in assenza del padre (art. 238-2).

Da considerare inoltre l'art. 240, il quale prevede che nel gestire la proprietà del minore, il tutore legale sia soggetto a sorveglianza giudiziale talora il valore dell'immobile dovesse superare i 200.000 dirham. Inoltre, l'Articolo 239 stabilisce che la madre e qualsiasi altro donatore può essere subordinato in occasione di una donazione ad esercitare le funzioni di rappresentante legale per gestire e far crescere la proprietà donata.

Legalmente, non ci sono impedimenti per l'acquisto di beni per conto del figlio minorenne, ma fare un'intestazione di beni ad un minore senza precauzioni di tipo fscale, è poco conveniente, tipo un atto di vendita o una eredità. Conviene di piu' pensare ad una donazione. Per fare tutto nel mgliore dei modi è opportuno oltresi' che necessario consultare un notaio o in alternativa un Adoul.

 


 

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