L'inizio e la fine del mese di Ramadan - Gli orari delle preghiere e l’inizio dei mesi lunare - Zakat ul-Fitr

Documento finale del terzo seminario di studio e approfondimento tenutosi a Bologna l’11-12 Sha‘bàn 1436 h / 30-31 maggio 2015 organizzato dall’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose

06 giugno 2015 - autore: 'Alī M. Scalabrin
Ultimo aggiornamento: 06 giugno 2015

   

Basmala
Nel nome di Dio Il sommamente Clemente, il sommamente Misericordioso

Salam
La pace, la Misericordia, e le benedizioni di Dio siano su di voi

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso; lode ad Allah; pace e benedizioni sul Suo Profeta, sui suoi Compagni e su tutti coloro che lo hanno seguito.

Può capitare che i musulmani che vivono in Italia e in Europa si trovino a dover affrontare delle questioni nuove che necessitano di risposte e di soluzioni pratiche che facciano riferimento ai principi e alle prescrizioni religiose tenendo conto delle specificità della realtà in cui viviamo.


Una delle questioni pratiche più dibattute, soprattutto nei mesi estivi, è l’orario delle cinque preghiere, e soprattutto quella dell’alba (la prima, al fajr) e della notte (l’ultima, al‘ishà’), dato che, per via della lunghezza delle giornate nelle zone più distanti dall’equatore, il sole sorge particolarmente presto e tramonta molto tardi. 
Data la diffusione di orari delle preghiere diversi, per via dell’esistenza di diversi parametri per il calcolo degli stessi, molti dirigenti di centri e associazioni islamiche si trovano ad avere dei dubbi riguardo a quale parametro di calcolo scegliere. Ciò ha portato ad avere all’interno di una stessa città, centri e moschee nei quali queste due preghiere si tengono in orari diversi, con una differenza che può essere anche di un’ora, con la conseguente confusione che questo può creare anche tra i fedeli che chiedono giustamente che questa questione venga chiarita, date le conseguenze pratiche che le differenze di orario comportano soprattutto durante Ramadan, il mese del digiuno.

Uno degli obiettivi dell’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide religiose è quello di trovare delle soluzioni pratiche condivise che siano il frutto di uno studio attento delle questioni che necessitano di essere approfondite, facendo riferimento alle fonti dei principi della religione islamica che prevedono che venga presa in considerazione la realtà e la specificità del contesto in cui si vive.

L’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide religiose ha organizzato negli anni scorsi due seminari di approfondimento e una delle richieste emerse nel corso dell’ultimo seminario è stata l’organizzazione di un seminario di approfondimento specifico sulla determinazione degli orari delle preghiere con la presenza di esperti nel campo delle scienze astronomiche e religiose. 
Per questo motivo abbiamo organizzato questo terzo seminario scientifico di approfondimento “Gli orari delle preghiere e l’inizio dei mesi lunari”, a cui hanno partecipato più di 50 imam e guide religiose, con la presenza di relatori esperti e ricercatori di cui alcuni residenti in Italia e altri all’estero come il dott. Mohammad Mousa Asherif e l'astronomo ing. Mohammad Shawkat Ouda, direttore del Centro internazionale di studi astronomici. I lavori si sono svolti in un clima di interazione positiva e di dibattito costruttivo e partecipato, seguito alle relazioni degli esperti su come si stabiliscono gli orari delle preghiere e l’inizio dei mesi lunari e sui relativi calcoli astronomici. Sono state condivise le seguenti conclusioni:

1) L'adozione dei calcoli astronomici nella determinazione dell'inizio dei mesi lunari, i quali non risultano essere in contrasto con l'avvistamento del crescente lunare, come stabilito da numerosi studiosi ed esperti di studi islamici del presente e del passato; e come confermato nei due precedenti seminari che si sono svolti a Brescia nel 2012 e 2013. Ciò in accordo anche con quanto deciso dal Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca nel suo XIX seminario tenutosi a Istanbul dal 8 al 12 Rajab 1430 / dal 30 giugno al 4 luglio 2009 d.C.


Pertanto, il primo giorno di Ramadan per l'anno in corso (1436 hijri - 2015 d.C.) sarà giovedì 18 giugno 2015.

 

2) Data la posizione geografica dell’Italia che è tra i Paesi attraversati dal 45° e dal 48° parallelo, i segni che indicano l’inizio e la fine dell’arco temporale delle cinque preghiere si manifestano nel corso delle 24 ore, di conseguenza è stato stabilito quanto segue:

  • Fare riferimento al grado di angolazione -18 gradi per stabilire l’orario dell’alba (fajr) e -17 gradi sull'orizzonte per l’orario di inizio della notte (‘ishà’). Ciò è stato adottato anche dall’Islamic Fiqh Concil che fa parte della Muslim World League nel corso della IX sessione che si è tenuta a Mecca dal 12 al 19 rajab 1406 hijri.
  • Il principio generale è che le preghiere vanno fatte nell’arco di tempo previsto per ciascuna preghiera. “… In verità, per il credente, l'orazione è una prescrizione in tempi ben determinati” (Corano Âl 'Imrân 3, 103), pazientando al fine di conseguire la ricompensa di ciò da parte dell’Altissimo.
    Una delle finalità ultime dell’islam è di facilitare la vita alle persone, evitando di esporle a disagi e difficoltà eccessive, tenendo conto delle loro condizioni e delle situazioni in cui si trovano, “… Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio …” (Corano al-Baqara 2, 185). Di conseguenza, nei periodi dell’anno in cui le giornate sono molto lunghe, e l’orario della preghiera del ‘ishà’ è così tardi da creare disagio alle persone, è possibile adempiere alla preghiera del maghrib e del ‘ishà’ insieme (jam‘), cioè pregare il ‘ishà’ immediatamente dopo il maghrib (come si può fare in situazioni particolari come ad es. quando si è in viaggio) pur non essendo in viaggio. Ibn ‘Abbàs ha detto: “Il Profeta (su di lui la pace e la benedizione di Allah) ha pregato il dhohr insieme al ‘asr e il maghrib insieme al ‘ishà’, a Medina, in situazioni in cui non c’era paura né pioggia.” Fu chiesto a Ibn ‘Abbàs: “Per quale ragione il Profeta fece ciò?” Rispose: “Per non mettere in difficoltà la sua umma” (Riportato da Muslim)
    È dunque possibile avvalersi delle facilitazioni (rukhas) previste per facilitare la pratica religiosa, e praticare il jam‘ (accorpare le preghiere) soprattutto nel mese di Ramadan, come stabilito anche dal Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca nella 22° sessione che si è tenuta a Istanbul. Nel paragrafo 2/22 si legge: “Coloro che si avvalgono della possibilità di accorpare le preghiere (ossia di praticare il jam‘), possono assolvere alle preghiere del maghrib e del ‘ishà’ pregando l’‘ishà’ in anticipo, subito dopo il maghrib; oppure accorpandoli dopo una breve pausa la cui lunghezza corrisponde al tempo necessario per l’iftàr (pasto con cui si interrompe il digiuno); oppure assolvendo alla preghiera del maghrib all’inizio e quella del ‘ishà’ dopo una pausa non troppo lunga. Ciò al fine di evitare difficoltà nell’assolvimento della preghiera, e non vi è alcun problema se si sceglie una di queste tre soluzioni dato che sono tutte da considerarsi jam‘ taqdìm (accorpamento anticipato)”.

Raccomandazioni finali

  1. I partecipanti al seminario raccomandano agli imam e alle guide religiose di continuare nella ricerca e nell’approfondimento di tutte le tematiche di interesse generale e di impegnarsi nell’apprendimento della lingua italiana proseguendo nell’ottica della formazione continua. Così come li invita a contribuire ad aumentare lo spirito di unità, di collaborazione e di fratellanza tra le varie componenti della comunità islamica italiana, prendendo in considerazione e aggiornandosi riguardo alla realtà, alle novità e alle sfide che la riguardano.
  2. Si raccomanda agli imam e alle guide religiose di fare tesoro delle scoperte apportate dai moderni studi scientifici, soprattutto nel campo dei calcoli astronomici, dato che diverse pratiche religiose sono ad essi legati. Si raccomanda ai responsabili dei centri islamici di valutare con attenzione gli orari delle preghiere da adottare, dato che la preghiera è il secondo dei pilastri pratici dell’islam.
  3. Il fatto di poter conoscere in anticipo le date delle ricorrenze religiose del calendario islamico sulla base dei calcoli astronomici faciliterà le relazioni con la società civile italiana e le autorità che vorranno parteciparvi o prenderle in considerazione, dando la possibilità anche ai mezzi di informazione di renderle note.
  4. Si raccomanda agli imam di non mettere in difficoltà i fedeli prolungando troppo a lungo le preghiere e i sermoni; e di sensibilizzarli affinché nessun danno, fastidio o disturbo possa essere involontariamente arrecato ai vicini.
  5. L’associazione conferma quanto già precisato nei due precedenti seminari riguardo all’ammontare di zakàt al-fitr (donazione di fine Ramadan) che è di 6,00 euro. La priorità è per le persone bisognose che vivono nel Paese in cui si è digiunato, zakàt al-fitr non va trasferita in altri Paesi prima di aver provveduto a sopperire alle necessità dei poveri del Paese in cui risiede il donatore. Può essere trasferita in Paesi in cui vi è uno stato di bisogno maggiore per via di gravi crisi umanitarie. In questo senso va tenuto conto della situazione di crisi economica in cui si trova anche l’Italia, che ha portato molte famiglie a trovarsi in situazione di disagio economico.

Infine, in occasione dell'approssimarsi dell'inizio del mese benedetto di Ramadan, l'Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose porge i suoi migliori auguri a tutti i musulmani in Italia, in Europa e nel mondo, pregando Allah che lo faccia arrivare colmo di pace, serenità, sicurezza e fede e ci doni la possibilità di digiunarlo nel migliore dei modi affinché l'umanità tutta possa beneficiare dei valori di spiritualità e solidarietà di cui questo mese è portatore.

Bologna, 12 sha‘bàn 1436 hijri/ 31 maggio 2015
Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose.





 

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