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IL MATRIMONIO MISTO - (ITALIA - MAROCCO)  - Sposarsi in Marocco
Matrimonio misto
PROCEDURA DI MATRIMONIO "MISTO" ITALIA - MAROCCO
UOMO ITALIANO con DONNA MAROCCHINA
UOMO MAROCCHINO con DONNA ITALIANA

a cura di 'ALI MATTEO SCALABRIN, RACHIDA RAZZOUK, IVAN TONON

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Origine: Ottobre 2000

Primo aggiornamento: 18 Gennaio 2004

Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2016

   

Procedura di matrimonio misto in Marocco

Sposarsi in Marocco

Mariage Adoulaire mixte italo-maroccain

Matrimonio misto

Sposarsi in Marocco

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NOTA: Di seguito elenchiamo la procedura da seguire in caso di matrimoni "misto", fra una donna marocchina ed un uomo italiano e viceversa: uomo marocchino e donna italiana.
La procedura seguente è quella del matrimonio in Marocco (è la via più sicura, alla fine della quale ci si ritrova sposati in entrambi i paesi).
La via del matrimonio in Italia risulta più complessa e se non vi è l'approvazione dell'Ambasciata del Marocco in Italia, bisogna fare ricorso in tribunale, che normalmente si ottiene solo che il matrimonio generalmente risulta valevole solo in Italia. Inoltre il matrimonio fatto in Italia potrebbe non esser comunque riconosciuto in Marocco, per via del fatto che, in Italia, in comune, con rito civile, non ci si sposa necessariamente alla presenza di due testimoni musulmani (vedi procedura di matrimonio misto in Italia).

L’aggiornamento dei contenuti della pagina avviene mettendo per iscritto le esperienze vissute di chi si sta sposando in questo periodo, tramite spirito libero di condivisione senza alcun fine di lucro o interesse, se non quello di aiutare gli altri a fare questa bellissima esperienza nel modo più sereno possibile.

TEMPI IMPIEGATI PER CONCLUDERE LA PROCEDURA FINO AL RILASCIO DEL VISTO: I tempi riferiti sulla base delle varie esperienze vissute sono spesso molto variabili; dal 2000 ad oggi generalmente i tempi si sono allungati, i matrimoni misti sono più frequenti e, nonostante qualcosa si sia semplificato, altre cose si sono complicate specialmente nell’indagine e nella richiesta del visto. I tempi, inutile negarlo, sono comunque relativi anche alle eventuali conoscenze e trattamenti di “mancia” erogati ai vari enti.  Inoltre i tempi dipendono anche dalla zona di residenza del coniuge marocchino, se trattasi di Casablanca città i tempi sono abbastanza contenuti, fuori città ed in altre città ancora i tempi si allungano. Generalmente, partendo con tutti i documenti italiani pronti e quelli marocchini legalizzati si va dai 12 giorni ai 3 mesi circa, c’è anche chi la svolge in due trance con due viaggi. Un mese, max. 2, comunque risulta essere il tempo medio riscontrato con calma.

ETA' DEI NUBENDI: L'età minima legale per entrambi i sessi è stata portata a 18 anni (art.i 19 e ss. Moudawana 2004 - Codice della famiglia)


NB(Agosto 2016): NOVITÀ LEGALIZZAZIONE DOCUMENTI MAROCCHINI

ApostillaDal 14 agosto 2016 i documenti rilasciati da enti pubblici marocchini vanno apostillati, (anziché legalizzati presso il Ministero degli affari esteri di Rabat).
Il Regno del Marocco ha aderito alla Convezione dell’Aia del 5 Ottobre 1961 sull’abolizione della necessitÀ della legalizzazione dei documenti con decorrenza 14 Agosto 2016. Pertanto, a partire da tale data, le Rappresentanze Consolari italiane nel Regno del Marocco non sono piu’ autorizzate a legalizzare gli atti pubblici marocchini destinati a essere prodotti in Italia. Tali documenti, comprese le traduzioni effettuate dai Traduttori Giurati, dovranno essere muniti dell’Apostilla prevista dalla summenzionata Convenzione e rilasciata dalle autorità marocchine designate dal Regno del Marocco.

Una apostilla è una certificazione che convalida, con pieno valore giuridico, sul piano internazionale l'autenticità di qualsivoglia atto pubblico e  serve solo a certificare l'autenticità e la qualità della firma del funzionario pubblico e l'identità del sigillo o del timbro nel documento, sulla base della Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961.

L'apostilla non certifica il contenuto del documento pubblico sottostante.

I documenti marocchini NON vanno più legalizzati al Ministero degli affari esteri di Rabat (e sue filiali), ma vanno apostillati direttamente presso la prefettura della provincia (l-'amala) se documenti amministrativi oppure al tribunale di prima istanza se giudiziari. In seguito i documenti vanno tradotti e di nuovo apostillati al tribunale.

Per richiedere l'apostilla dei documenti pubblici bisogna compilare la richiesta on line tramite il seguente sito Internet: http://www.apostille.ma/  

NB: Nella seguente procedura laddove trovate scritto di legalizzazare tale documento presso il Ministero degli affari esteri di Rabat (o sue filiali), tale procedura va sostituita dalla apostilla. In attesa di un ulteriore aggiornamento della pagina.


PRIMA DI DECIDERE QUANDO SPOSARSI !! br>NB(Aprile 2015): NUOVA PROCEDURA ON-LINE PER RICHIESTA APPUNTAMENTO PER LA CAPACITA' MATRIMONIALE: A partire da mercoledì 25 marzo 2015, l’Ufficio Consolare del Consolato Generale di Casablanca riceverà l’utenza esclusivamente su appuntamento per i seguenti Servizi: Iscrizioni AIRE, Atti di Stato Civile e Sentenze di Divorzio, Dichiarazioni di Valore Titoli di Studio, Rilascio Certificazioni, Notarile, Patenti e Codici Fiscali. Gli appuntamenti potranno essere richiesti e concordati con le seguenti modalità:


 

NB(Dicembre 2012): LUOGO DI NASCITA PASSAPORTI NUOVI MAROCCHINI: A seguito di alcune nostre segnalazioni, per chi riscontrasse dei problemi in Italia con la differente dicitura del luogo di nascita sui passaporti nuovi rispetto altri propri documenti, (ad esempio: al posto di esserci scritto nato a CASABLANCA, potrebbe esserci scritto nato a: SIDI BELYOUT O Aïn Chock o altri nomi di prefetture diverse della stessa città, è possibile farsi rilasciare dal consolato marocchino in Italia un certificato chiamato: ATTESTAZIONE D'INDIVIDUALITA', che certifica, datti alla mano, che il sottoscritto è la medesima persona. Costo: 50 DHM.

Tale documento per essere utilizzato presso le amministrazioni italiane deve essere legalizzato presso la prefettura italiana.

ICONADOC.jpgScarica il facsmile dell'ATTESTAZIONE D'INDIVIDUALITA'


L'ODISSEA, CRONOLOGICA INVERSA, DELLA NORMATIVA IN MERITO AUTOCERTIFICAZIONI o DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI PER GLI IMMIGRATI

NB(2015): AUTOCERTIFICAZIONI o DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI PER GLI IMMIGRATI: Il termine di efficacia di tali disposizioni, però, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2016 con normativa successiva. Di conseguenza, fino al 31 dicembre 2016, le Amministrazioni possono richiedere ai cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia la produzione di tutti i certificati necessari ai fini dei procedimenti disciplinati dal Testo Unico sull'immigrazione (ad esempio procedimenti per il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno). I certificati da produrre per questi procedimenti dovranno essere rilasciati con la dicitura: «Certificato rilasciato per i procedimenti disciplinati dalle norme sull'immigrazione». Dal 1° gennaio 2017, le amministrazioni dovranno acquisire d'ufficio la prescritta documentazione in materia di immigrazione. A partire dal primo gennaio 2017 i cittadini extracomunitari potranno utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000. Le dichiarazioni sostitutive  potranno, comunque, essere utilizzate limitatamente agli stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da soggetti pubblici in Italia.

NB(Settembre 2014): AUTOCERTIFICAZIONI o DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI PER GLI IMMIGRATI: Con il DECRETO-LEGGE 22 agosto 2014, n. 119  è stato ulteriormente rinviata di un anno, ovvero al 30 giugno 2015, la completa parificazione fra cittadini italiani e cittadini stranieri rispetto alle autocertificazioni, pertanto fino a suddetta data, i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia potranno autocertificare solo stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani, e comunque non nei casi (ad es. istanze relativi a permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari) in cui l'esibizione o la produzione di specifici documenti derivi da disposizioni del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, o del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.394, il relativo regolamento di attuazione, come ai sensi dell'art. 40 comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrati. A partire da luglio 2015 invece i cittadini stranieri saranno equiparati agli italiani riguardo alla possibilita' di ricorrere a dichiarazioni sostitutive nei rapporti con la Pubblica Amministrazione: pertanto gli immigrati potranno produrre le autocertificazioni e sarà l'amministrazione ad acquisire d'ufficio la prescritta documentazione in materia di immigrazione. Ad ogni modo, le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 possono essere utilizzate limitatamente agli stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da soggetti pubblici in Italia.

NB(Aprile 2014): AUTOCERTIFICAZIONI o DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI: Alcune questure NON hanno ancora recepito la norma sulla validità della autocertificazioni relative ai procedimenti disciplinati dalle norme sull'immigrazione. Per cui almeno fino al 30 giugno 2014, coloro i quali avranno bisogno di usufruire di certificazioni anagrafiche, come ad esempio RESIDENZA e STATO FAMIGLIA, dovranno preventivamente richiedere, presso il servizio anagrafico del proprio comune, la certificazione IN BOLLO SU MODELLO A.3 specifico per procedimenti disciplinati dalle norme sull'immigrazione.

NB(Gennaio 2013): AUTOCERTIFICAZIONI o DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI  A partire dal 1° luglio 2013  anche in materia di certificazione relativa alla "disciplina dell'immigrazione e della condizione dello straniero" ricadrà nel campo di applicazione del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).

Con la Legge 24 dicembre 2012, n. 228, cosidetta Legge di stabilità 2013, si è stabilito che fino al 30 giugno 2013 rimarrà in vigore il regime giuridico che prevede per gli immigrati l'impossibilità di utilizzare autocertificazioni per i procedimenti inerenti la disciplina dell'immigrazione e la condizione dello straniero, come disposto nel comma 388 dell'art. 1 della suddetta Legge 24 dicembre 2012, n. 228.

NB(Aprile 2012): AUTOCERTIFICAZIONI o DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI CERTIFICAZIONI  A seguito dell’entrata in vigore della Legge 183/2011 (Finanziaria 2012) dal 01 gennaio 2012 sono stati aboliti i certificati fra amministrazioni pubbliche ed è stata modificata la normativa sul rilascio dei certificati. A decorrere da tale data i certificati avranno pertanto validità solo nei rapporti tra privati, mentre le Amministrazioni Pubbliche non potranno più chiedere o accettare i certificati - che dovranno essere sempre sostituiti da autocertificazioni.

Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualita' personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati.  Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notorieta' sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47.” (AUTOCERTIFICAZIONI)

I certificati rilasciati dalla pubblica amministrazione dovranno pertanto essere SEMPRE in bollo, destinati esclusivamente ai privati e non portanno essere prodotti agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi (art. 40, comma 2 DPR 445/2000, come modificato dall’art. 15 della Legge 183/2011).

NONOSTANTE CIO', la circolare n.3 del 17 aprile 2012 del Ministero degli Interni, precisa che: tali nuove regole si applicheranno anche ai cittadini extracomunitari a partire dal 1° gennaio del 2013, (in base a quanto stabilito dalla legge n. 35/2012), mentre per tutto il 2012 resta in vigore la regola secondo cui ai cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia le amministrazioni potranno richiedere la produzione di tutti i certificati necessari ai fini dei procedimenti disciplinati dal Testo Unico sull’immigrazione (ad esempio procedimenti per il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno).

La legge n.35/2012 del 04 Aprile 2012, all'art. 17 (commi 4BIS, 4TER, 4QUATER e 4QUINQUIES) prescrive che le norme contenute alla legge 183/2011 in merito alle modalità di rilascio delle certificazioni entrino in vigore a partire dal 01 gennaio 2013 per quanto riguarda "le speciali disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti concernenti la disciplina dell'immigrazione".

In materia di cittadinanza, invece, la circolare n.3 del 17 Aprile 2012, chiarisce che per tutti i procedimenti in materia di concessione della cittadinanza italiana valgono le regole generali sull'autocertificazione, poiché la legge sulla cittadinanza (L. n. 91/92) non può considerarsi speciale rispetto al DPR 445/2000. Le nuove norme in materia di autocertificazione ed acquisizione d’ufficio della documentazione valgono, pertanto, in tali procedimenti già a partire dal 1° gennaio 2012.

Solamente atti, stati e qualità che le autorità italiane non possono verificare perché riferibili ad eventi realizzatisi all'estero (es. nascita, matrimonio, certificati penali) non potranno essere autocertificati da parte del cittadino straniero,  ma dovranno essere dimostrati con idonea documentazione prodotta dal Paese straniero, tradotta e legalizzata nei termini di legge.

Quindi, riassumendo: a partire da LUGLIO 2013, i CITTADINI STRANIERI intenti nelle pratiche di rilascio/rinnovo PERMESSO DI SOGGIORNO (di ogni tipo). Laddove richiesto dagli enti di pubblica sicurezza, dovranno ancora PROCURARSI ED ESIBIRE a seguito,  CERTIFICAZIONI RILASCIATE DALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E/O GESTORI SERVIZI PUBBLICI, MA TALI CERTIFICAZIONI DEVONO ESSERE PRIVE DELLA DICITURA "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi (art.40 comma2, DPR 28 dicembre 2000)", altrimenti possono NON venir accettate dalla questura. Questo vale anche per la certificazione di idoneità abitativa, come conferma la circolare n. 3462 del 21 maggio 2012 che ribadisce quali sono le tipologie di documenti ed i riferimenti di legge aggiornati per i quali è necessario produrre certificazione rilasciata e non autocertificata, senza la dicitura prevista dall' art. 40 comma 2 del citato DPR n. 445 del 2000 : "il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi".

Questa ultima disposizione particolare, che prevede necessariamente l'esibizione di certificati rilasciati, piuttosto di autocertificazioni, non vale per i cittadini italiani e per i cittadini stranieri intenti nelle pratiche di richiesta di cittadinanza italiana.

A partire, quindi, dal 1 luglio 2013 gli immigrati potranno produrre autocertificazioni e sarà l'amministrazione ad acquisire d'ufficio la prescritta documentazione in materia di immigrazione. Le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 potranno essere utilizzate limitatamente agli stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da soggetti pubblici in Italia.


VALIDITA' DEL MATRIMONIO: Si fa presente che: il matrimonio è sempre valido in qualsiasi parte del mondo sia celebrato, dal momento in cui si si celebra, indipendetemente dalla sua trascrizione. Altra cosa é invece, far valere lo status familiae di sposati in Italia, ove è necessaria l'iscrizione dell'atto originale (legalizzato od apostillato a secondo dei casi e tradotto ai sensi dell'art.22 DPR 396/2000, ossia da chiunque basta che giuri davanti all'Ufficiale di Stato Civile la fedeltà della traduzione) nel o nei Municipi degli sposi.

Del resto c'è da dire anche che sulla base dell'art.28 Legge n.218/1995, "Il matrimonio è valido, quanto alla forma, se è considerato tale dalla legge del luogo di celebrazione".

Lo status familiae è regolato dal CODICE CIVILE (art.i 221,451,2739) in base al quale per dimostrare lo status di sposato legalmente e giuridicamente é valido qualsiasi "mezzo di prova". Il matrimonio produce effetti "teorici" sin dalla sua celebrazione, ma fino a che non ne riceve notizia la Pubblica Amministrazione in Italia, non può produrre effetti pratici


E comunque, il matrimonio che un cittadino italiano contrae all'estero è immediatamente valido in Italia nel momento in cui il relativo certificato "tocca" il bancone del consolato italiano (Cass. 1739/1999 cit.; Cass. civ., sez. I, 13/04/2001, n. 5537, in Riv. diritto internazionale priv. e proc., 2002, 149). In caso di necessità si può ricorrere ad una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (AUTOCERTIFICAZIONE) in cui si dichiarano gli estremi del matrimonio ed il fatto che il relativo certificato è stato consegnato al consolato in una specifica data.

Il matrimonio celebrato all’estero per avere valore in Italia deve essere trascritto presso il Comune italiano competente. Nel caso in cui sussista un precedente vincolo matrimoniale non cessato, che non era stato rilevato prima della celebrazione del matrimonio, l’Ufficiale di Stato civile procede comunque alla trascrizione dell’atto, sarà poi compito dello stesso informare l’autorità giudiziaria che si pronuncerà sulla validità del vincolo e su eventuali reati di bigamia adottando i provvedimenti di competenza.

Il matrimonio celebrato, dal cittadino italiano, all'estero secondo le forme del luogo, ha in se' validità ed efficacia sin dal momento della celebrazione per l'ordinamento italiano (art. 115 CC); la trascrizione si colloca sul versante delle prove di tale validita' (art. 130 CC).


A matrimonio avvenuto una copia dell’atto rilasciata dall’Ufficio di stato civile estero deve essere rimessa, a cura degli interessati, alla Rappresentanza italiana che, dopo averne verificato la validità, ne cura la trasmissione in Italia per la trascrizione.
La trascrizione dell’atto di matrimonio celebrato all’estero non ha natura costitutiva, ma semplicemente dichiarativa e di pubblicità.
Peraltro, nell’ipotesi in cui manchino i requisiti sostanziali relativi allo stato ed alla capacità delle persone previsti dalla legge italiana, l’atto di matrimonio non perde la sua validità fino a quando non sia impugnato per una delle ragioni previste dall’art. 117 cod. civ. e non sia intervenuta una pronuncia di nullità o di annullamento.

Cassazione civile , sez. I, 28 aprile 1990, n. 3599
Ai sensi degli art. 115 del Codice Civile e 26 disp. prel. c.c., il matrimonio celebrato da cittadini italiani (o anche, in virtù dell'art. 50 dell'ordinamento dello stato civile, tra cittadini e stranieri) all'estero secondo le norme ivi stabilite è valido in Italia indipendentemente dall'osservanza delle norme interne relative alla pubblicazione ed indipendentemente dalla successiva sua trascrizione nei registri dello stato civile. Al medesimo risultato si perviene anche nel caso in cui il matrimonio all'estero sia stato celebrato in forma religiosa, quando per tale forma la "lex loci" riconosca parimenti effetti civili.

(Tratto da http://www.burocraziaconsolare.com/ e http://www.tuttostranieri.it/ e http://www.demografici.it e http://www.comuni.it/)

Il matrimonio contratto all’estero, celebrato secondo l’ordinamento giuridico vigente all’estero è riconosciuto come competente nella materia matrimoniale, deve ritenersi valido civilmente e deve poter essere trascritto.  L’autorità diplomatica o consolare effettua la verifica della validità del matrimonio secondo la legge dello Stato di celebrazione, e provvede alla traduzione e legalizzazione dell’atto, prima della trasmissione al comune di pertinenza in  Italia. In virtu’  di cio’ non sono comprensibili i dubbi dell’ufficiale di stato civile, che possano essere  individuati sulla base  dei criteri di cui all’art. 17 del DPR 396/2000, quando riceve il matrimonio dal nostro Consolato. Potrebbero sussistere dubbi e la necessità di uleriori verifiche talora gli interessati avessero direttamente presentato richiesta  di trascrzione senza passare dal Consolato competente. Comunque nel dubbio sulla validità del matrimonio secondo la legge dello Stato di celebrazione, potrebbe essere necessario chiedere conferma della sussistenza di tale requisito al Consolato stesso.



TEMPI DI VALIDITA' DEI CERTIFICATI / DOCUMENTI ANAGRAFICI

In MaroccoMaroc
:
I DOCUMENTI ANAGRAFICI IN MAROCCOMaroc VALGONO 3 MESI DALLA DATA DEL RILASCIO SIA QUELLI MAROCCHINIMaroc CHE
QUELLI ITALIANIItaliaNON ANCORA LEGALIZZATI

In ItaliaItalia
: Per la validità dei documenti esteri si fa riferimento a quanto eventualmente indicato su di esso o in mancanza a  6 mesi. I certificati di nascita normalmente non hanno scadenza.

Una volta legalizzati i documenti seguono la normativa quindi la validità italiana e a proposito:
I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore.
I certificati anagrafici, le certificazioni dello stato civile, gli estratti e le copie integrali degli atti di stato civile sono ammessi dalle pubbliche amministrazioni nonché dai gestori o esercenti di pubblici servizi anche oltre i termini di validità (quindi oltre i sei mesi previsti al primo comma) nel caso in cui l’interessato dichiari, in fondo al documento, che le informazioni contenute nel certificato stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rilascio. Il procedimento per il quale gli atti certificativi sono richiesti deve avere comunque corso, una volta acquisita la dichiarazione dell’interessato. Resta ferma la facoltà di verificare la veridicità e la autenticità delle attestazioni prodotte. In caso di falsa dichiarazione si applicano le disposizioni di cui all’articolo 76 C.C.

L'art. 41 T.U. approvato con DPR 28/12/2000, n. 445 prevede che:
"I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio ..... "
Il D.P.R. 445/2000. Testo Unico sulla documentazione amministrativa, dispone all’art.41, comma 1 (Validità dei certificati), quanto segue:

I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore”

Il certificato di nascita, poiché si nasce una volta sola, ha ovviamente validità illimitata in Italia e non c’è ragione alcuna per ritenere che si debba applicare un principio diverso ai certificati stranieri.
Quindi, se l'Atto di Nascita marocchino viene legalizzato a Rabat e tradotto in italiano acquisisce la validità italiana ovvero illimitata.

FROM:
Ottobre 2000


Fase 0: Pubblicazioni di matrimonio in Italia (NON più necessarie) – FACOLTATIVA: (è possibile saltarla e passare direttamente alla fase 1)

Rimane obbligatoria, invece, per gli italiani, residenti in Marocco, che desiderano sposarsi per via consolare, come se fossero in Italia.

NOTA LEGISLATIVA:

Normativa di riferimento

  • D.M. del 27 febbraio 2001, in G.U. n. 66 del 20 marzo 2001 "Tenuta dei registri dello stato civile nella fase antecedente all'entrata in funzione degli archivi informatici".
  • D.P.R. n. 396 del 3 novembre 2000 "Regolamento per la revisione e la semplificazione dell'ordinamento dello stato civile, a norma dell'articolo 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997, n. 127" e circolari integrative.
  • Codice Civile, artt. 84, 115 e seguenti.

NB (2008): Le pubblicazioni presso il comune italiano di residenza di matrimonio di un cittadino italiano all'estero  non sono più necessarie, l'art. 115 comma 2 del codice civile (che le imponeva) è stato abrogato dal dpr 396/2000 a decorrere dal 30 MAR 2001. Servono solo se l'autorità straniera richiede il nullaosta dell'ambasciata italiana,ma questo non è il caso del Marocco, in quanto il nullaosta è stato sostituito dal certificato di capacità matrimoniale. Il cittadino italiano che contrae matrimonio presso uno Stato estero non è soggetto alle pubblicazioni di matrimonio (parere del Consiglio di Stato n. 621 del 1 febbraio 2008)

Il Ministero dell'Interno interviene ancora nelle procedure dello stato civile con nota del 22/5/2008 con oggetto “Comunicazione urgente in tema di pubblicazioni di matrimonio da celebrare all'estero davanti all'autorità locale”, a seguito dell'abrogazione del secondo comma dell'art. 115 c.c., il cittadino italiano non è tenuto ad effettuare le pubblicazioni quando il matrimonio avviene all'estero di fronte all'autorità locale.

"A seguito della abrogazione dell'art.115 comma 2 del codice civile, disposto dall'art 110 DPR 396/2000, sono sorti contrasti interpretativi circa il permanere dell'obbligo della effettuazione delle pubblicazioni relativamente al matrimonio di un cittadino, quando tale matrimonio viene celebrato all'estero dalle autorità locali. A fronte della esplicita abrogazione della norma codicistica che imponeva le pubblicazioni in caso di matrimonio all'estero, si faceva notare da parte della dottrina che tale abrogazione era dovuta non alla volontà di sottoporre ad una normativa diversa il matrimonio all'estero, quanto piuttosto alla circostanza dell'avvenuta abrogazione delle norme di cui agli artt. 93,94,95 del codice civile richiamate dall'art.115 comma 2.
Altra dottrina poneva invece in luce sia l'elemento formale della abrogazione dell'art.115 co.2 sia la sostanziale difficoltà di dare concreta attuazione alla previsione normativa in caso di matrimonio da celebrare all'estero ai sensi delle norme ivi vigenti.
Dopo aver acquisito un parere in tal senso da parte del Consiglio di Stato, si ritiene di dover ora fornire le seguenti indicazioni.
In caso di matrimonio da celebrare all'estero da parte di un cittadino italiano, innanzi alle autorità di tale Paese, deve ritenersi che non vi sia alcun obbligo di procedere alle pubblicazioni di matrimonio in Italia, a meno che la legge straniera non richieda anch'essa tali pubblicazioni. Tale posizione interpretativa è corroborata dsia dalla espressa abrogazione dell'art.115 co 2 del codice civile, sia dalla previsione dell'art.28 della legge 218/95 che sottopone le formalità matrimoniali alla "legge del Paese" dove il matrimonio viene celebrato.
Le pubblicazioni continuano ovviamente ad essere richieste nel caso di matrimonio celebrato innanzi alle autorità consolari italiane, in quanto detta autorità celebra il rito ai sensi della normativa italiana. Si pregano le SSLL di voler comunicare quanto sopra evidenziato ai Sigg. Sindaci".


NB (2011): Nel caso di cittadino italiano RESIDENTE IN MAROCCO e CITTADINO MAROCCHINO RESIDENTE SEMPRE IN MAROCCO che si vogliano sposare presso l'AUTORITA' CONSOLARE ITALIANA in Marocco, (NON presso l'autorità marocchina, come prevede la procedura di seguito, quindi come SE CI SPOSASSE IN ITALIA), è necessario fare le PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO da richiedere presso la stessa autorità consolare italiana in Marocco. ATTENZIONE: TALE MATRIMONIO HA LO STESSO VALORE DEL MATRIMONIO CELEBRATO IN ITALIA E PUO' NON ESSER VALIDO IN MAROCCO.

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FACSIMILE AVVISO DI PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO DI CITTADINO ITALIANO RESIDENTE IN MAROCCO
AFFISSE PRESSO IL CONSOLATO ITALIANO IN MAROCCO


Procedura facoltativa di pubblicazioni in Italia di matrimonio da celebrare all'estero (saltare)

La pubblicazione di matrimonio deve essere richiesta tramite il Consolato Generale italiano in Marocco all'Ufficiale di Stato Civile dove uno degli sposi ha la residenza in Italia.
L'atto di pubblicazione resta affisso SOLO alla porta della Casa Comunale (in Italia) almeno 8 giorni, comprese due domeniche successive.
I documenti per la pubblicazione di matrimonio che avverra' solamente in Italia, devono essere presentati solamente al consolato d'Italia in Marocco, da i nubendi oppure da un parente della sposa con delega firmata autenticata.
La richiesta di pubblicazione di matrimonio deve essere fatta da ENTRAMBI i nubéndi (futuri sposi) o da persona incaricata a mezzo di specifica DELEGA (NON procura) al Consolato Generale d'Italia in Maroco.
Se il futuro sposo è in Italia, può fare una delega (per esempio) ad un fratello della sposa.


DELEGA.ZIP

Documento Word97
Fac-simile delega/procura per la richiesta di pubblicazione di matrimonio
da autenticare firma in comune

Documenti necessari da presentare per la richiesta di pubblicazione di matrimonio:

PER LO SPOSO ITALIANO:

  • ESTRATTO DELL'ATTO NASCITA PER USO MATRIMONIO ALL'ESTERO IN CARTA INTERNAZIONALE (Convenzione di Parigi 27.9.1956) rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile del comune di nascita in formato plurilingue (italiano, inglese, francese)
  • CERTIFICATO CONTESTUALE (in BOLLO) DI RESIDENZA, CITTADINANZA e STATO LIBERO (relativo a tutti i periodi di permanenza in tutti i comuni dove si ha avuto la residenza), rilasciato dal comune di residenza
  • DELEGA PER LA RICHIESTA



PER IL CONIUGE MAROCCHINO:
Questo foglio documentativo viene consegnato ai nubendi dal consolato italiano in Marocco:


Il CERTIFICATO DICITTADINANZA MAROCCHINA e quello di RESIDENZA vanno legalizzati a Rabat
L'ATTO DI NASCITA va legalizzato prima al TRIBUNALE di residenza poi a Rabat.
Tutti i documenti vanno poi TRADOTTI(costo circa 15 Euro (2010)).


Generalmente, circa 20 o 30 giorni dopo la richiesta avvengono vengono esposte le pubblicazioni.
Dal quarto giorno dopo l'ultimo giorno di esibizione della pubblicazione lo sposo italiano deve pagare la tassa e ritirare presso l'ufficio matrimoni del comune di residenza il certificato di "AVVENUTA PUBBLICAZIONE DEL MATRIMONIO" (in italiano), che dovrà SPEDIRE IN MAROCCO, affinché la sposa lo consegni al CONSOLATO ITALIANO IN MAROCCO

 



Fase 1: Preparazione documenti in ItaliaItalia per il coniuge italianoItalia

  • (1 originale) ESTRATTI DELL'ATTO NASCITA PER USO MATRIMONIO ALL'ESTERO IN CARTA INTERNAZIONALE (Mod. CIEC 1/A - Convenzione di Parigi 27.9.1956 o CONVENZIONE DI VIENNA 08/SETT/1976) rilasciati dall'Ufficio di Stato Civile del comune di nascita in formato plurilingue (italiano, inglese, francese) (+ (1 originale) Estratto per riassunto dell’atto di nascita con paternità e maternità, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 2.5.1957 n. 432 per la richiesta del CERTIFICATO PENALE IN MAROCCO vedi sotto)

  • NOTA: La Convenzione di Vienna del 8/9/1976 prevede che essa si sostituisca alla Convenzione fatta a Parigi il 27/9/1956. Quindi, per gli Stati aderenti alla seconda (in ordine temporale) vanno usati i modelli da questa stabiliti e non più quelli previsti dalla prima (in ordine temporale).
    La Convenzione di Parigi si applica solo agli Stati che sono parte o aderenti a questa, e che ancora non sono parte, o aderenti, alla seconda.
    Si fa riferimento al sito www.ciec1.org (Commissione Internazionale dello Stato Civile (C.I.E.C.)) per la verifica delle convenzioni adottate nell'ambito della CIEC, degli Stati parte o aderenti, sito che è decisamente ben aggiornato.

Le esperienze pregresse hanno confermato la richiesta in Marocco di tale certificato secondo la convenzione di Parigi.

NB: In alternativa, nel caso in cui il comune non abbia la disponibilità di rilasciare tale certificato, può essere richiesto un ESTRATTO DELL’ATTO DI NASCITA dall’Ufficio di Stato Civile e successivamente legalizzato presso l’Ufficio territoriale di zona del Governo del Ministero dell’Interno.

  • 10 Fototessere recenti modello "passaporto" (dovrebbero bastarne 9)
  • (2 originali) CERTIFICATO CONTESTUALE (in BOLLO, 14,62 €) DI RESIDENZA, CITTADINANZA e STATO LIBERO (relativo a tutti i periodi di permanenza in tutti i comuni dove si ha avuto la residenza), rilasciato dal comune di residenza (è preferibile avere con sé anche un CERTIFICATO DI STATO LIBERO o in alternativa un’altra copia del CERTIFICATO CONTESTUALE). Deve essere fatto da meno di 3 mesi15 Euro circa (2012)
    ICONADOC.jpg SCARICA FACSIMILE CONTESTUALE

La dicitura "già coniugato/a" che è presente nei certificati contestuali di coloro che sono divorziati è corretta (a sentenza definitiva registrata) e viene tradotta correttamente con "divorziato/a" dai traduttori marocchini esperti e riconosciuti. Tale dicitura, nel linguaggio burocratico, significa che il soggetto non gode più dello status familiare di coniugato ed è già avvenuta la cessazione degli effetti civili per i matrimoni concordatari oppure lo scioglimento di matrimonio per le nozze celebrate con rito civile (Legge n° 127 del 25-05-1997).

  • Certificato generale del CASELLARIO GIUDIZIARIO (generale) per uso amministrativo (art. 3 e 24 DPR 14/11/2002 n.313) in BOLLO (14,62€ +3,54€ (o +7,08€ se urgente)) rilasciato presso la Procura della Repubblica di ogni Tribunale (in alcuni casi è stato possibile farlo anche via FAX dall'Italia(anno 2000)), (in alcuni casi è stato sufficiente il solo CERTIFICATO PENALE (3,54€ (o 7,08€ se urgente)). Deve essere fatto da meno di 3 mesi
  • Documentazione attestante il reddito personale (tipo CUD, Unico, 730, ultime 3 buste paga, dichiarazione del datore di lavoro (attestation de l'employeur) per i lavoratori autonomi è stata richiesta una dichiarazione del commercialista – CERTIFICATO ANAGRAFICO della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura – Ufficio Registro delle Imprese con i dati identificativi dell’azienda, l’attività). NB(2011 e 2013): Generalmente, alla donna italiana, viene chiesto ha un impiego solo a puro titolo informativo, se attesta di essere studentessa, NON chiedono alcuna documentazione relativa al reddito. In alternativa portare un CERTIFICATO DI DISOCCUPAZIONE (reperibile presso il CENTRO PER L'IMPIEGO di residenza)
  • Ricevuta pagamento di una bolletta dell'energia elettrica (originale e fotocopia); se si è ospitati: dichiarazione di ospitalità in carta semplice.
  • CERTIFICATO MEDICO ANAMNESTICO: rilasciato dal proprio medico di base, su carta semplice, nel quale si afferma che il soggetto in generale gode di buona salute e né allo stato attuale, né referente all’anamnesi, il soggetto non è affetto da malattie contagiose (in molti casi è preferibile farlo direttamente dalle autorità sanitarie in  Marocco, per evitare che non venga riconosciuto valido, quindi, da un dottore riconosciuto e assegnato dal Consolato anche per il coniuge italiano - vedi Link qui sotto Fase 1QUATER)
  • In alcuni casi, PER LA DONNA ITALIANA è stato chiesto un CERTIFICATO MEDICO che ATTESTI IL FATTO CHE NON SIA INCINTA(2011)
  • PASSAPORTO in corso di validità con marca da bollo 40,29 € in corso di validità (ha validità 365 giorni con riferimento in ogni caso sempre il giorno ed il mese della data di scadenza del passaporto) (per le fotocopie è meglio aspettare di essere in Marocco per avere nel passaporto il timbro di ingresso, servirà fare una fotocopia integrale)
  • COPIA CONFORME DEL PASSAPORTO ITALIANO con timbro di ingresso (è possibile farla direttamente presso il consolato italiano a cui si richiede la capacità matrimoniale)
  • CARTA D’IDENTITA’ ITALIANA in corso di validità (con la residenza corrispondente all’attuale)
  • COPIA DELL’ATTO DI DIVORZIO (sentenza definitiva) o ATTO DI VEDOVANZA (se sposati precedentemente)
  • - (accertarsi della registrazione anagrafica presso il proprio comune di residenza)
  • SE IL CITTADINO ITALIANO è UOMO: verrà richiesto un CERTIFICATO DI CONVERSIONE ALL’ISLAM, che è meglio farlo in Marocco, come vedremo nella fase 3, SE IL CITTADINO ITALIANO è DONNA: può esser utile fare preventivamente dall’Italia un CERTIFICATO in carta semplice di APPARTENENZA ad una CONFESSIONE RELIGIOSA (tipo CERTIFICATO DI BATTESIMO per i cattolici – NON IN TUTTI I CASI VIENE RICHIESTO comunque - VEDI FASE 3BIS) – (tout autre moyen justificatif prouvant sa confession)
  • CERTIFICATO DI CASELLARIO GIUDIZIARIO (PENALE)  per il cittadino italiano dal Marocco (vedi FASE 1TRIS); tale certificato è possibile richiederlo tramite DELEGA LEGALIZZATA in comune, per mezzo del futuro coniuge marocchino

DOCUMENTI NON PIU' RICHIESTI, FACOLTATIVI O RICHIESTI RARAMENTE:

  • ESAME RADIOGRAFICO DEL TORACE con REFERTO (richiesto raramente)
  • ESAME HIV, Epatite A,B (2012: in alcuni casi è stato comunque richiesto, ma doveva esser fatto il Marocco)

 

Il tutto andrà poi fotocopiato 3 volte



Fase 1BIS: Preparazione documenti in MaroccoMaroc per il coniuge marocchinoMaroc

 

NB(2011): Ci hanno segnalato che, per i cittadini marocchini, possessori del nuovo modello di carta d'identità (tipo carta di credito/scheda), il CERTIFICATO DI CITTADINANZA e l'ATTO DI NASCITA NON sarebbero più necessari, almeno per le copie da consegnare al tribunale.

  • (2 originali) ESTRATTI originali DELL’ATTO DI NASCITA(EXTRAIT D’ACTE DE NAISSANCE o Actes intégrales de naissance) estratto atto nascita.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE
  • bureau d'état civil) (de moins de trois mois) ( 2 DHM)
  • (2 originali) CERTIFICATO DI RESIDENZA – (CERTIFICAT de Résidence) certificato residenza.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE bureau d'état civil - moquâtaa) (de moins de trois mois)
  • (2 originali) CERTIFICATO DI STATO LIBERO - (CERTIFICAT DE CELIBAT – D’ETAT CIVIL oppure Certificat de fiançailles / Certificat de fioncè ou Attestation administrative pour mariage) certificato di stato civile.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE bureau d'état civil  - moquâtaa)

Certificat de fiançailles / Certificat de fioncè ou Attestation administrative pour mariage : in alcuni casi il tribunale richiede questo certificato al posto del classico Certificat de Celibat e generalmente prevede all'atto della sua stesura  presso un 'Adoul, la presenza di 4 testimoni maschi della famiglia (2012).

  • (1 originale + 1 copia autent.)  CERTIFICATO DI CITTADINANZA – (CERTIFICAT DE NATIONALITE’) certificato di cittadinanza.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE bureau d'état civil)

Certificat de nationalité: certificato di cittadinanza.jpg Dal momento che tale certificato viene rilasciato una sola volta. fare una copia autenticata presso la'mministrazione comunale (2009).
Puisque le certificat n'est délivré qu'une seule fois, faites une copie légalisée soit à la mairie soit à la commune au maroc et garder l'original.

  • 4 FOTOTESSERE recenti (4 photos d'identité)
  • CARTA D’IDENTITA’ MAROCCHINA in corso di validità E FOTOCOPIA

CASELLARIO GIUDIZIALE O FICHE ATROPOMETRIQUE

Differenze fra i due certificati: la fiche atropometrique è un documento informatico amministrativo rilasciato al citaddino marocchino dalla moquataa; il casellario giudiziale (casier judiciaire marocain) NON è un documento informatico e viene invece rilasciato dal tribunale di prima istanza del luogo di residenza.

Generalmente, per il cittadino marocchino, il casellario giudiziale sostituisce la Fiche atropometrique. In ogni caso è stato sufficiente presentare uno solo di questi documenti.

COSTO: 20 DHM Rilasciato subito - validità 3 mesi


Fase 1TRIS: Richiesta del CERTIFICATO DI CASELLARIO GIUDIZIARIO (PENALE)  per il cittadino italiano,  presso il Ministère de la justice à RabatMaroc


Ministère de la Justice et des Libertés
Bureau de la direction des affaires pénales et des grâces
Place de la Mamounia B.P 1015 - Rabat
(vicino alla stazione ferroviaria (a sinistra) - vicino all'edificio della Marc Telecom e vicino al souk della medina)
(près la gare Rabat Ville (à gauche) - près du bâtiment de Maroc Télécom)
Tel: +212-037.73.44.68
+212-037.73.28.83
Numero Tel. servizio rilascio casellario giudiziale: +212-537.21.37.37 - servizio 3122

 

NB (2013): Vengono segnalati dei ritardi nella consegna di tale certificato (a volte fino a 2 settimane addirittura) tra la domanda e l'ottenimento di tale certificazione. Tale problema può esser risolto usufruendo preventivamente del servizio delega. ATTENZIONE: è bene fare presente alle autorità che il certificato è per USO MATRIMONIO, in quanto i tempi dovrebbero essere più brevi.

NB (2008): Al cittadino italiano, recentemente è richiesto anche un CERTIFICATO DI CASELLARIO GIUDIZIALE (PENALE) DEL REGNO DEL MAROCCO PRESSO IL MINISTERO DI GIUSTIZIA A RABAT (bulletin de casier judiciaire marocain que vous obtenez auprès du Ministère de la Justice à RABAT) per accertarsi di eventuali provvedimenti giudiziari nel territorio del Marocco - PER I NATI IN MAROCCO, oppure CASELLARIO GIUDIZIALE NAZIONALE  - casier judiciaire national (Ministère de la Justice Direction des Affaires Pénales et de la Grâce) in molti casi, viene rilasciata anche al cittadino italiano la stessa "FICHE ATROPOMETRIQUE", ma rilasciata sempre dal MINISTERO DI GIUSTIZIA A RABAT, assicurarsi solamente sia fatta per la prefettura di zona del comune in cui ci si sposa.

Documenti necessari per la richiesta del CERTIFICATO DI CASELLARIO GIUDIZIALE (PENALE) DEL REGNO DEL MAROCCO:

  • Fotocopia del passaporto del cittadino italiano richiedente (pagina principale con foto e pagina ingresso in Marocco) + originale da esibire

  • Modulo di richiesta compilato (demandeur du casier judiciaire)

  • Estratto atto di nascita (anche solo fotocopia)

  • Imposta di bollo: 10 DHM (acquistabile presso la teleboutique accanto al ministero stesso)

  • In alcuni casi, è possibile fare affidamento ad alcuni "portaborse" del Ministero per accelerare ed aiutarvi. Si aspettano un'offerta, chiaramente.

  • Fare richiesta al mattino presto, a partire dalle ore 09.00 l'agente preposto chiama i nominativi e consegna un badge per l'ingresso al ministero. Una volta presentato i documenti, vi verrà chiesto di tornare per mezzogiorno o primo pomeriggio a ritirare il documento.

  • Documento informativo ufficiale in francese del Ministère de la Justice et des Libertés - Bureau de la direction des affaires pénales et des grâces

 

E' possibile fare richiesta anche on-line al sito

Ministero di Giustizia
http://casierjudiciaire.justice.gov.ma/Accueil.aspx?culture=fr-FR
in lingua araba/francese e inglese

Ed è possibile ritirare il certificato in una città qualsiasi a scelta fra le disponibili on-line da selezionare durante la fase di richiesta.

In caso di DELEGA:

E' possibile fare una DELEGA (su carta semplice) legalizzata in Italia (presso il municipio) per il ritiro di tale certificato da parte del futuro coniuge marocchino ad esempio. In questo caso allegare:

Alcuni CONSOLATI  ITALIANI IN MAROCCO forniscono un servizio (a pagamento circa 150 euro) per fornire direttamente al cittadino italiano il  CERTIFICATO DI CASELLARIO GIUDIZIALE (PENALE) DEL REGNO DEL MAROCCO in tal caso i documenti da presentare sono:

  • Fotocopia prime 3 pagine passaporto italiano con timbro di ingresso

  • Estratto atto di nascita

  • Procura (delega) firmata e legalizzata nella quale si delega l'autorità consolare alla richiesta di tale certificato

Il tutto verrrà poi fotocopiato 3 volte


 

Fase 1QUATER: Documenti da fare in MaroccoMaroc per il cittadino italianoItalia

  • CERTIFICATO MEDICO ANAMNESTICO: è preferibile farlo direttamente dalle autorità sanitarie in  Marocco, per evitare che non venga riconosciuto valido, quindi, da un dottore riconosciuto e assegnato dal Consolato anche per il coniuge italianoItalia - vedi Link qui sotto Fase 2 per i medici di fiducia proposti dal Consolato); COSTO: dai 10 ai 20 euro (2012); 200 DHM (2013 a Marrakech)

  • ESAME HIV, Epatite A,B (2012 e Khouribga2013: in alcuni casi è stato comunque richiesto, ma doveva esser fatto in Marocco)

 


NB: I DOCUMENTI ANAGRAFICI IN MAROCCOMaroc VALGONO 3 MESI DALLA DATA DEL RILASCIO SIA QUELLI MAROCCHINIMaroc CHE QUELLI ITALIANIItalia


Fase 2: Certificazione di conformità - legalizzazione e traduzione dei documenti marocchiniMaroc in MaroccoMaroc

 

NOTA LEGISLATIVA:

L'applicazione della apostille, così come la procedura di legalizzazione è un requisito essenziale affinché un atto straniero possa produrre in Italia i suoi effetti legali. Essa consiste solo nella attestazione ufficiale – resa dalla competente autorità consolare o diplomatica italiana all’estero – della qualifica legale del pubblico ufficiale che ha firmato l’atto e l’autenticità della sua firma. La mancanza comporta quindi che l’atto (pur essendo valido ed efficace nel Paese di provenienza) non può produrre effetti in Italia e non può essere utilizzato da un notaio. In particolare, un atto pubblico straniero non vale come tale, bensì solo come scrittura privata non autenticata. ( tratto da commentario all'art. 33 D.P.R. n. 445/2000).

Il Marocco NON è fra i paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 relativa all’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, per cui tutti i documenti marocchini per essere accettati dalle autorità consolari devono essere legalizzati.

"Tutti i documenti di stato civile rilasciati dalle autorità marocchine da accludere alla vostra domanda di visto devono essere previamente legalizzati presso il Ministero degli Affari esteri marocchino e successivamente tradotti in italiano da un traduttore accreditato da questo Consolato Generale"(dal sito del Consolato Generale di Casablanca)

Per il cittadino marocchino i documenti marocchiniMaroc di seguito:

  • I  2 ESTRATTI DELL’ATTO DI NASCITA – (EXTRAIT D’ACTE DE NAISSANCE) (basta tradurne uno solo per il consolato per la richiesta di CAPACITA' MATRIMONIALE) legalizza atto nascita.jpg
  •  I 2  CERTIFICATI DI CITTADINANZA – (CERTIFICAT DE NATIONALITE’) certificato di cittadinanza.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE bureau d'état civil)

devono essere legalizzati legcomune o certificati conformi all’originale (certifiée conforme) PRIMA presso il TRIBUNALE DI RESIDENZA, poi presso il Ministero degli Affari Esteri a Rabat (Ministre des Affaires Étrangères de Rabat../donna/minaffesterirabat.jpg)

  • CASELLARIO GIUDIZIALE della cittadino marocchino
  • FOTOCOPIA CARTA D’IDENTITA’ NAZIONALE (copie de la carte d'identité nationale)

Non devono essere legalizzati.

  • 2 CERTIFICATI DI STATO LIBERO - (CERTIFICAT DE CELIBAT) (vanno legalizzati entrambi + le loro fotocopie, ma basta tradurne uno solo per il consolato)
  • Certificat de fiançailles
  • CERTIFICATO DI RESIDENZA – (CERTIFICAT DE RESIDENCE)

La moquâtaa

devono essere legalizzati legcomune o certificati conformi all’originale (certifiée conforme) - Attestation de conformité des copies de documents aux originaux, prima presso l’ARRONDISSEMENT ARRONDISSEMENT arabo.jpg(MOQUATAA o Mou9ata3a - la moquâtaa de votre lieu de résidence  - divisione amministrativa di quartiere del comune SE IL COMUNE DI RILASCIO NON ESERCITA DIRETTAMENTE TALE FUNZIONE altrimenti presso il comune stesso comune arabo.jpg), poi presso il Ministero degli Affari Esteri a Rabat (Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg) legalizzazione rabat.jpge tradotti in lingua italiana da uno dei traduttori di fiducia il cui elenco è affisso nella bacheca esterna e nella sala d’attesa del Consolato Generale.

( 1)Les documents marocains devront  être légalisés près le Ministère des Affaires Etrangères de Rabat ; 2) être traduits en langue italienne par un des traducteurs  assermentés dont la liste est affichée dans le panneaux à l’extérieur et dans la salle d’attente du Consulat Général)

NB(2012): I documenti sia marocchini che italiani possono essere legalizzati anche presso i seguenti uffici equipollenti del Ministero degli Affari esteri:


minaffesterirabat.jpg
UFFICI DEL MINISTERO DEGLI ESTERI (
Ministre des Affaires Étrangères)
WIZARAT ALKHARIJIYA 

ove è possibile effettuare le legalizzazioni


Ministero degli Affari esteri e della cooperazione a Rabat
Ministre des Affaires Étrangères et de la Coopération a Rabat

Ufficio

Indirizzo 

Telefono

Rabat 8 Rue de Tétouan Hassan, Hassan, Rabat +212-0537766102
Agadir Avenue Hassan II, Wafabank Building, Hay Al-Inbiaat 1 ° piano +212-0528823819
Nador 105. Avenue Hassan II, Derdiz edificio, Avenue Hassan II, 1 ° piano 
+212-0536334322
Beni-Mellal
33 Avenue Mohammed V 1 ° piano +212-0523424619
Tangeri 
44 Avenue Tarik Ibn Ziad (Immeuble WAFABANK) Drissia edificio 1 ° piano +212-0539956587
+212-09 956587

Orario di ricevimento a Rabat: (dal lunedì al giovedì 08.30-14.00)



ELENCO TRADUTTORI RICONOSCIUTI DAL CONSOLATO GENERALE D'ITALIA

image001Traduttori

TRADUTTORI GIURATI RICONOSCIUTI DAL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA  (Gennaio 2015)
(TRADUCTEURS ASSERMENTES ET AGREES PAR LE CONSULAT GENERAL D’ITALIE)
(Documento PDF)
(art. 33, D.P.R. n. 445/2000)

TRADUTTORI DI RIFERIMENTO DEL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA  (Dicembre 2014)
(TRADUCTEURS DE RÉFÉRENCE DU CONSULAT GÉNÉRALE D’ITALIE)
(Documento PDF)
(art. 33, D.P.R. n. 445/2000)

TRADUTTORI RICONOSCIUTI DAL CONSOLATO GENERALE DI CASABLANCA (2011)
(TRADUCTEURS AGREES PAR LE CONSULAT GENERAL à Casablanca)
(Documento PDF)
(art. 33, D.P.R. n. 445/2000)

TRADUTTORI RICONOSCIUTI DAL CONSOLATO GENERALE DI CASABLANCA (2012)
(TRADUCTEURS AGREES PAR LE CONSULAT GENERAL à Casablanca)
(Documento PDF)
(art. 33, D.P.R. n. 445/2000)

TRADUTTORI RICONOSCIUTI DALL'AMBASCIATA D'ITALIA A RABAT
(TRADUCTEURS AGREES PAR LE Ambassade d'Italie à Rabat)
(Documento PDF)
(art. 33, D.P.R. n. 445/2000)

Traduttori
A RABAT segnaliamo anche l'ottimo servizio offerto dalla traduttrice:
Errahaoui Mouna "Monalisa Traduzioni"
13, Ghafsa Appt. 01-Hassan - RABAT
(vicino all'Ambasciata italiana, in una via che costeggia la chiesa bianca di Rabat)


ELENCO MEDICI DI FIDUCIA RICONOSCIUTI DAL CONSOLATO GENERALE D'ITALIA A CASABLANCA

MEDICI DI FIDUCIA PROPOSTI DAL
CONSOLATO GENERALE D'ITALIA A CASABLANCA (2014)

AVVISO importante : Informazioni sulla legalizzazione dei certificati medici. Si avvisa l' utenza che a partire dal 9 luglio 2012 i certificati medici dovranno essere consegnati, per la successiva legalizzazione da parte di questo Consolato, al Centro Maroc-Italie gestito dalla società di outsourcing "TLS Contact" (20/26Rue Bassatines- ex Rue Général Rocques - 2 éme ètage, Casablanca 20120 Maroc) dalle ore 08:30 alle ore 10:00. I documenti potranno essere ritirati presso lo stesso Centro il pomeriggio dalle ore 16:00 alle ore 17:00.

Elenco delle divisioni amministrative di Casablanca (Administrative divisions du Casablanca)

Esistono i Quartieri (arrondissementARRONDISSEMENT arabo.jpg) e le municipalitàcomune arabo.jpg) che, a sua volta sono suddivise nelle varie prefetture (wilayat o ‘amalat -amala.jpg o wilaya.jpg)

La "Regione" (wilaya) di Grand Casablanca consiste in 2 prefetture (Casablanca e Mohammedia) e 2 province (Nouaceur e Médiouna).

La città di Casablanca si divide in 8 distretti (prefectures), che, a sua volta sono divisi in 16 suddivisioni di quartiere (arrondissement) ed 1 municipalità.

Gli 8 distretti (prefectures) sono i seguenti:

  1. Aïn Chock (عين الشق) che comprende  1 arrondissement (Aïn Chock (عين الشق))
  2. Aïn Sebaâ - Hay Mohammadi (عين السبع الحي المحمدي) che comprende 3 arrondissement (Aïn Sebaâ (عين السبع), Hay Mohammadi (الحي المحمدي) e Roches Noires (روش نوار))
  3. Anfa (أنفا) che comprende 3 arrondissement (Anfa (أنفا), Maârif (المعاريف) e Sidi Belyout (سيدي بليوط))
  4. Ben M'Sick (بن مسيك) che comprende 2 arrondissement (Ben M'Sick (بن مسيك) e Sbata (سباته))
  5. Sidi Bernoussi (سيدي برنوصي) che comprende 2 arrondissement (Sidi Bernoussi (سيدي برنوصي) e Sidi Moumen (سيدي مومن))
  6. Al Fida - Mers Sultan (الفداء - مرس السلطان) che comprende 2 arrondissement (Al Fida (الفداء), Mers Sultan (مرس السلطان)) ed 1 municipalità: Mechouar (المشور)
  7. Hay Hassani (الحي الحسني) che comprende 1 arrondissement:  Hay Hassani (الحي الحسني)
  8. Moulay Rachid (مولاي رشيد) che comprende 2 arrondissment (Moulay Rachid (مولاي رشيد) e  Sidi Othmane (سيدي عثمان))

 

Mediamente, il costo a documento di ogni legalizzazione varia da 130 a 200 DHM max. (2014)


Fase 2BIS: Certificazione di conformità - legalizzazione e traduzione dei documenti italianiItalia in MaroccoMaroc

Per il cittadino italiano in MaroccoMaroc, i seguenti documenti italiani Italia:

 

vanno SOLO tradotti in arabo (da uno dei traduttori di fiducia il cui elenco è affisso nella bacheca esterna e nella sala d’attesa del Consolato Generale)  e legalizzati presso il tribunale della stessa città nella quale è stata fatta la traduzione


Fase 3: Conversione all'Islam da parte dello SPOSO(UOMO) italiano DA UN 'ADOUL (NOTAIO) in MaroccoMaroc  (FASE NON OBBLIGATORIA PER LA DONNA ITALIANA) (art.29(5) della Moudawana)

NOTA LEGISLATIVA:

L'articolo 29,comma 5 della Moudawana (Codice della famiglia marocchina) impone, per il rilascio del nulla osta al matrimonio di una donna marocchina, l'appartenenza all'Islam dello sposo sia egli sia marocchino, sia che sia straniero, nel rispetto della shari'a (applicazione della legge islamica). Se una donna musulmana vuole sposare un uomo non musulmano, questi si deve convertire, altrimenti non rilasciano il Nulla-Osta al matrimonio. Il Nulla-Osta per la sposa non è un "generico" lasciapassare per il matrimonio, ma bensì uno "specifico" lasciapassare al matrimonio con un determinato uomo di cui è fornita prova della fede religiosa (da dimostrare con certificazione) e la legge italiana impone questo Nulla-osta per sposarsi.

Ciò apparentemente è in contrasto con il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e il diritto a non subire discriminazione per motivi di religione, diritti sanciti dagli artt. 3 e 19 della Costituzione italiana.

«Sotto il profilo giuridico - spiega l’avvocato trentino Nicola Degaudenz, - viene considerato un impedimento alla celebrazione del matrimonio. L’ostacolo si può superare, secondo le norme in vigore, se l’aspirante marito si converte e abbraccia la religione islamica».

Mentre nella procedura di matrimonio in Italia è possibile, non senza difficoltà, svincolarsi dalla conversione e celebrare lo stesso il matrimonio, in questo caso, sposandosi in Marocco, non vi sono altre possibilità se non la conversione.


La SHAHADA – Attestazione di fede - conversione all'Islam da parte dello sposo italiano è possibile farla anche in Italia, presso un CENTRO ISLAMICO riconosciuto, (non solo "associazione"), ma, oltre al fatto che generalmente, per ottenerlo, spesso l'Imam a cui ci si rivolge richiede la frequentazione di un corso o comunque al limite la conoscenza sicura dei principi fondamentali dell'Islam compresi i cosiddetti 5 pilastri, senza contare il fatto che tale certificato deve essere legalizzato e tradotto se viene redatto in italiano. Inoltre, tale certificato può non esser valido del tutto o abbia bisogno di un certificato convalidante fatto somunque in Marocco da un Adoul.e poi bisogna . Visto comunque, che, in questo caso, il matrimonio deve svolgersi in Marocco, la conversione conviene comunque farla in Marocco.

Si va da un NOTAIO ("ADOUL" ), con:

         Qui viene messa per iscritto la volontà del futuro sposo di convertirsi e seguire la religione islamica, in arabo lo sposo deve pronunciare la SHAHADA, la testimonianza di fede, generalmente di fronte a due Adoul.

Ashahadu an-la Ilehe, illa' Allah
Ashahadu an-la Ilaha, illà Allah
(Attesto che non vi è altro Dio (divinità) all'infuori di Allah)
Ashahadu anna  Muhammed rasulu Allah
Ashahadu anna Muhammed  wa rasuluhu
(Attesto che Muhammed è profeta di Dio)


NOTA: Generalmente dovrebbe esser richiesta SOLO la SHAHADA, in quanto, la fede è qualcosa che va ben oltre la futile certificazione burocratica, ad ogni modo, nella pratica, si è visto che viene richiesta allo sposo italiano anche la conoscenza dei pilastri dell’Islam (SHAHADA (Attestazione di fede), SALAT (preghiera), SAUM AR-RAMADAN (il digiuno di Ramadan), ZAKAT (l’elemosina obbligatoria), AL-HAJJ (il pellegrinaggio alla Mecca)) in altri casi anche la recitazione della prima sura “Al-Fatiha”(L’Aprente), (necessaria per pregare), in altri casi (rari) ancora addirittura anche l’esercizio pratico della preghiera in moschea alla presenza di un Imam(2009).

SI FA PRESENTE CHE, NONOSTANTE L’OGGETTO DI QUESTE RICHIESTE COSTITUISCA PARTE INTEGRANTE E FONDAMENTALE DELL’ISLAM SEMPRE NELL’INTERESSE CHE LA CONVERSIONE SIA IL PIU’ SINCERA POSSIBILE, LA CONFESSIONE RELIGIOSA DEVE RESTARE UNA CARATTERISTICA PERSONALE E NON DEVE AVER BISOGNO DI ESSER DIMOSTRATA A NESSUNO, ALDILA’ DEL PIANO PURAMENTE BUROCRATICO, per cui se vi dovesse esser chiesto qualcos’altro oltre la SHAHADA, fate bene a rivolgervi ad una altro ADOUL.

Compenso dovuto: circa dai 300 ai 600 DHM (27 – 54 €), mediamente sui 400 DHM (36 €), anche se alcuni affermano che dovrebbe essere un servizio gratuito, al massimo solo le spese amministrative (2010)

Tempi: Dopo poco tempo, si può ritirare il certificato di conversione islamica (in arabo), in alcuni casi anche dopo meno di un’ora, altri 3 giorni.

NOVITA' 2012Lista degli 'Adoul 2012 in Marocco



Fase 3BIS: ATTESTAZIONE RELIGIOSA o Atto di PERMANENZA NELLA PROPRIA RELIGIONE X SPOSA (DONNA) ITALIANA (DALL'ADOUL) in MaroccoMaroc

ATTESTATION DE GARDER LA RELIGION D'ORIGINE pour la fiancee italienne

NB(2013): Ci risulta che, in alcuni casi, che il CERTIFICATO DI BATTESIMO della donna italiana, NON viene preso in considerazione dal tribunale e bisogna obbligatoriamente produrre l'ATTESTAZIONE DI PERMANENZA RELIGIOSA da fare presso un Adoul. E' anche possibile scriverci sopra la data del battesimo.

Per la donna italiana, che NON desideri convertirsi all'Islam, dovrebbe essere sufficiente un CERTIFICATO DI BATTESIMO (se professante la religione cattolica) o di APPARTENENZA ALLA RELIGIONE EBRAICA, in alcuni casi, però, è stato necessario dotarsi di un ATTO DI PERMANENZA NELLA PROPRIA RELIGIONE, fatto da un Adoul, nel quale si certifica che la donna dichiara di tenere la propria religione.

ICONADOC.jpg
ATTESTAZIONE RELIGIOSA PER LA DONNA ITALIANA
CHE INTENDE MANTENERE LA PROPRIA RELIGIONE
Documento Word

Il documento va apostillato presso la Moqaata locale tramite francobollo applicato e tradotto in arabo o in francese e apostillato nuovamente. In alcuni casi, è stato legalizzato al consolato italiano (Casablanca 2013).

Nel caso in cui la donna, invece, desideri CONVERTIRSI ALL'ISLAM, diventa OBBLIGATORIO avere con sé l'ATTO DI CONVERSIONE AL PARI DELL'UOMO ITALIANO.

A Fes, il tribunale NON la richiede (2013).




Fase 4: Presentazione dei documenti al Consolato Generale d’Italia a CasablancaMaroc per ottenere il certificato di "CAPACITA' MATRIMONIALE" – CERTIFICAT DE CAPACITE DE MARIAGE (C.C.M.)

 

image001

Consolato Generale d’Italia "Carlo Gambacurta" - Casablanca

Consolato Casablanca

21, Avenue Hassan Souktani - CASABLANCA - MAROC
Telefoni Centralino (contattabile per emergenze ogni giorno 24 ore su 24):
+212 (0)522 43 70 70
+212 (0)522 22 00 68
Fax generale: +212 (0)522 27 71 39
Fax Ufficio visti: +212 (0)522 22 38 80
Posta elettronica certificata (PEC): con.casablanca@certesteri.it
E-Mail: segreteria.casablanca@esteri.it
E-Mail Ufficio visti: visti.casablanca@esteri.it
E-mail Ufficio stato civile
: statocivile.casablanca@esteri.it
Posta elettronica certificata (PEC): con.casablanca@cert.esteri.it

 

UFFICI CONSOLARI con presenza di un traduttore ufficiale

Vice Consolato onorario ad AGADIR
Vice Console onorario: Sig.ra Antonella BERTONCELLO
Indirizzo: Bureau n.20 - 3° piano - immeuble OUMLIL
Orari al pubblico: dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 13
Tel: +212 (0)528 847139
Cell: 00212.(0)670 636679 (attivo dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18)
Fax: +212 (0)528 846375
E-mail: v.consolatoagadir@gmail.com

Vice Consolato onorario a MARRAKECH
Vice Console onorario: Sig. Karim BENFALLAH
Indirizzo: 2, Rue Ibn Aicha 4° piano interno 16, Gueliz MARRAKECH
Tel. + 212 (0)524 420 276
Fax. + 212 (0)524 430650
E-Mail:v.consolatomarrakech@menara.ma

Vice Consolato onorario a TANGERI
Vice Console onorario: Sig. Gianfranco GINELLI
Indirizzo: Palazzo delle Istituzioni italiane (ex Palazzo Moulay Hafid)
Tel: +212 (0)539 933608 o (0)661 209047
E-mail: v.consolatotangeri@hotmail.it

Ambasciata d'Italia a Rabat
2, Rue Idriss El Azhaar
B.P. 111 Rabat
Tel.: +212-537-219730
Fax: +212-537-706882
E-mail: ambasciata.rabat@esteri.it
PEC:      amb.rabat@cert.esteri.it
Tel. di reperibilità (solo in caso di urgenze) +212-661-221324
Orario di ricevimento: martedì, mercoledi e giovedì dalle 09.30 alle 12.30
NB: La competenza dell'Ambasciata d'Italia si limita all'area di Rabat Salé, con le province limitrofe di Skhirat Témara, Khémisset, Tiflet e Rommani. Per il restante territorio del Marocco (che comprende la quasi totalita´del Paese con citta´quali Casablanca, Tangeri, Fez, Marrakech, Essaouira, Agadir ecc.) gli interessati dovranno contattare direttamente il Consolato Generale d´Italia a Casablanca 

Il CERTIFICATO DI "CAPACITA' MATRIMONIALE" – CERTIFICAT DE CAPACITE A MARIAGE (in francese),(attestation de capacité pour contracter le mariage) fino a qualche anno fa, veniva rilasciato dal Consolato dopo la presentazione ad esso del Certificato di "AVVENUTA PUBBLICAZIONE DEL MATRIMONIO" in italiano rilasciato dal comune italiano di residenza ove sono state esibite le pubblicazioni, ora che le pubblicazioni non sono più necessarie.


NB(Aprile 2015): NUOVA PROCEDURA ON-LINE PER RICHIESTA APPUNTAMENTO PER LA CAPACITA' MATRIMONIALE: A partire da mercoledì 25 marzo 2015, l’Ufficio Consolare del Consolato Generale di Casablanca riceverà l’utenza esclusivamente su appuntamento per i seguenti Servizi: Iscrizioni AIRE, Atti di Stato Civile e Sentenze di Divorzio, Dichiarazioni di Valore Titoli di Studio, Rilascio Certificazioni, Notarile, Patenti e Codici Fiscali. Gli appuntamenti potranno essere richiesti e concordati con le seguenti modalità:


Nel caso la domanda venisse inoltre in un consolato diverso da quello generale di Casablanca, la domanda verrà comunque mandata a Casablanca; i documenti da presentare al Consolato sono i seguenti:
AMBASCIATA DI RABAT: la competenza dell'Ambasciata d'Italia si limita all'area di Rabat Salé, con le province limitrofe di Skhirat Témara, Khémisset, Tiflet e Rommani. Per il restante territorio del Marocco (che comprende la quasi totalita´del Paese con citta´quali Casablanca, Tangeri, Fez, Marrakech, Essaouira, Agadir ecc.) gli interessati dovranno contattare direttamente il Consolato Generale d´Italia a Casablanca 

NB 2010: Elenco dei documenti da presentare per ottenere il CERTIFICATO DI "CAPACITA' MATRIMONIALE" - "CERTIFICAT DE CAPACITE DE MARIAGE" (C.C.M.) presso L’UFFICIO DI STATO CIVILE del CONSOLATO di COMPETENZA per territorio:

ICONADOC.jpgSCARICA NUOVO MODELLO CONGIUNTO 2015 DI DOMANDA E
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONI (Art. 46 D.P.R. 445 del 28/12/2000) 
(in DOC WORD)
VECCHIO MODELLO DI DOMANDA (in PDF)

Il cittadinomarocchino Maroc deve presentare:

RITIRO: Per ritirare il certificato di capacità di matrimonio (CCM)  è sufficinete la presenza del solo coniuge italiano.

Costo del documento  - Cout du document: 47 DHM (2012 a Casablanca) - 56 DHM (2013 a Casablanca e Marrakech) - 250 DHM (2013 a Fes)

Tempi: dal giorno stesso della consegna dei documenti a pochi giorni (2012: a Rabat: 2 giorni).

NUOVO Scarica elenco documenti (2015) da presentare al CONSOLATO GENERALE DI CASABLANCA per la richiesta del CERTIFICATO DI CAPACITA' MATRIMONIALE CCM

Scarica elenco documenti (luglio 2012) da presentare al CONSOLATO GENERALE DI CASABLANCA per la richiesta del CERTIFICATO DI CAPACITA' MATRIMONIALE CCM


Fase 4 BIS: Legalizzazione e traduzione CAPACITA' MATRIMONIALE ITALIANA

La CAPACITA' MATRIMONIALE ITALIANA va prima legalizzata legcomune presso l'arrondissment ARRONDISSEMENT arabo.jpg, poi presso il ministero degli esteri a Rabat -- Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg  e poi tradotta in arabo prima di presentarla al Tribunale, insieme a tutti gli altri documenti per la richiesta di NULLA OSTA al matrimonio misto.

Fase 5: Richiesta di NULLA -OSTA al matrimonio misto (Autorisation du procureur du Roi) IN TRIBUNALE - Tribunal de première instance / Tribunal des Familles TRAMITE NOTAIO (ADOUL) O DIRETTAMENTE DI PERSONAMaroc

(Autorisation du mariage mixte) (article 65 du code de la Famille - circulaires ministérielles n° 854 du 17 mai 1979 et n° 929 du 8 avril 1982 et n° 6/95 du 13 juillet 1995 et n° 49s2 du 20 juin 2003 et 55s du 4 juillet 2003 et la correspondance 14823 du 9 juillet 2003)

Tribunale Marrakech Tribunale Fes Tribunale Agadir
Tribunal de première instance de Marrakech
section affaire familles

Rue El-Adala
Tribunal de première instance de Fèz
section affaire familles

Avenue My Abdallah/N8
30000 Agadir
Tribunal de première instance d'Agadir section affaire familles

Rue Meknès Quartier Industriel 80000 Agadir
Tel : +212.(0)5.28.82.68.54
Dal LUN al SAB 10.00 - 15.00
Tribunale di prima istanza Gran Casa Corte d'appello Casablanca

Tribunal de première istance du Casablanca

Cour d'Appel du Casablanca

Tribunali e corti d appello in Marocco


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Fase 5BIS: Richiesta di autorizzazione al matrimonio misto presso il Tribunale (di Giustizia e libertà) di prima istanza (Tribunal de première instance) (mahkamat l-ibtidaia)


Ci si deve recare presso l'UFFICIO MATRIMONI MISTI  del Tribunale di prima istanza (bureau des mariages mixtes bureau au tribunal de 1 ère instance) con la documentazione di cui sotto.
Qui il funzionario, dopo aver verificare il dossiers di documenti, vi inviterà a dividere il tutto in 3 Dossiers. (Alcuni punti potrebbero cambiare da città a città)

DIVISIONE IN 3 DOSSIERS

A questo punto della procedura, bisogna dividere il tutto in 3 DOSSIERS:

  1. L'ORIGINALE con tutti i documenti, (compresa CCM e event. CONVERSIONE o ATTESTAZIONE DI PERM. RELIG.) viene trattenuto dal TRIBUNALE di PRIMA ISTANZA
  2. Una FOTOCOPIA AUTENTICATA (presso la moquâtaa) (photocopie legalisé par la Moquataa) dei documenti citati sopra PER IL COMMISSARIATO)
  3. Una FOTOCOPIA dei documenti (NON LEGALIZZATA, solo fotocopia) citati sopra da tenere sempre a portata di mano per gli sposi ; servirà in seguito per l'ADOUL (fase 8).

 

Costo del servizio presso il tribunale di prima istanza: 50 DHM

POSSIBILITA' DI DELEGARE TUTTO AD UN 'ADOUL
NB (2009 - 2010): Dall’esperienza delle ultime persone che si sono sposate, risulta che, a questo punto, c’è chi si reca subito direttamente dal notaio, magari anche lo stesso che si è occupato della certificazione della conversione all’Islam della fase 2, con la documentazione seguente legalizzata, tradotta ed in triplice copia, che si occupa lui di consegnare le carte al tribunale (fase 4) per una prima valutazione, comunque in presenza dei coniugi, generalmente, anche se talvolta non ne viene richiesta la presenza, in alternativa, i futuri sposi possono andare loro direttamente in tribunale, senza la presenza del notaio (come si faceva prima del 2009).

I termini per la richiesta di matrimonio presso un tribunale marocchino (corte d'appello), a partire dal 50-esimo giorno (circa) passato dopo la richiesta di pubblicazione di matrimonio al consolato, entro un periodo di massimo 6 mesi, sono stati abrogarti dalla nuova legge che non prevede più la pubblicazioni di matrimonio in Italia.

 

Fase 5TRIS: Passaggio in Corte d'Appello

 

Il tribunale di prima istanza consegna ai futuri sposi una busta (NON APRIRE LA BUSTA) da portare in corte d'appelloda presentare presso:

Segreteria MATRIMONI MISTI della Corte d'appello
Greffe secrétariat à la division de Justice de la famille et le parquet (ufficio del pubblico ministero) à la cours d'appel(2006)

La Corte  d'Appello prende la busta e ne riconsegna un'altra da portare in commisariato di polizia insieme al DOSSIER n.2 (NON APRIRE LA BUSTA)

 



Documenti necessari del DOSSIER da presentare per la richiesta di celebrazione matrimonio misto per il TRIBUNALE di PRIMA ISTANZA in Marocco:

Per il cittadino italiano:

  • 1 ESTRATTO DELL'ATTO NASCITA PER USO MATRIMONIO ALL'ESTERO IN CARTA INTERNAZIONALE (Convenzione di Parigi 27.9.1956) rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile del comune di nascita in formato plurilingue (italiano, inglese, francese) (soltanto tradotto in arabo)
  • CERTIFICATO DI "CAPACITA' MATRIMONIALE" – CERTIFICAT DE CAPACITE A MARIAGE (in francese; legalizzato al ministero degli esteri a Rabat - Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg  e poi tradotto in arabo)
  • Certificato di CONVERSIONE ALL'ISLAM DA PARTE DELLO SPOSO italiano rilasciato da un notaio alla presenza di due Adoul (ufficiali giudiziari islamici) o in alternativa, per la donna italiana: Atto di PERMANENZA NELLA PROPRIA RELIGIONE (vedi fase 3 e 3BIS) o semplicemente, (se accettato) CERTIFICATO DI BATTESIMO, tradotto in arabo
  • 4(2005) FOTOGRAFIE FORMATO TESSERA recenti
  • 1 FOTOCOPIA INTEGRALE DEL PASSAPORTO timbrato in ingresso in Marocco (Alcuni tribunali richiedono una COPIA CONFORME del PASSAPORTO (è possibile farla presso il consolato italiano 2012 e 2013) IN MOLTI CASI (ad esempio Kenitra 2014, è sufficiente fare una FOTOCOPIA SEMPLICE DELLE PRIME DUE PAGINE DEL PASSAPORTO SENZA CERTIFICAZIONE CONFORMITA')
  • 1 CERTIFICATO DI STATO LIBERO o il CERTIFICATO CONTESTUALE (in BOLLO, 14,62 €) DI RESIDENZA, CITTADINANZA e STATO LIBERO (relativo a tutti i periodi di permanenza in tutti i comuni dove si ha avuto la residenza), rilasciato dal comune di residenza (tradotto in arabo)
  • CASELLARIO GIUDIZIALE italiano (anche via FAX dall'Italia (2000), ma tradotto in arabo o francese NON legalizzato)
  • CERTIFICATO DI CASELLARIO GIUDIZIALE (PENALE) DEL REGNO DEL MAROCCO presso il MInistero di GIUSTIZIA a RABAT
  • COPIA DELL’ATTO DI DIVORZIO (sentenza definitiva) o ATTO DI VEDOVANZA (se sposati precedentemente)
  • CERTIFICATO MEDICO ANAMNESTICO: rilasciato dal proprio medico di base, nel quale si afferma che il soggetto in generale gode di buona salute e né allo stato attuale, né referente all’anamnesi, il soggetto non è affetto da malattie contagiose (può essere rilasciato anche dalle autorità sanitarie marocchine in Marocco, quindi, da un dottore riconosciuto e assegnato dal Consolato anche per il coniuge italiano)
  • Esami HIV ed EPATITE A e B (Khouribga 2013 - non sempre richiesti)
  • (2010): Documentazione attestante il reddito personale (tipo CUD, Unico, 730, per i lavoratori autonomi è stata richiesta una dichiarazione del commercialista– CERTIFICATO ANAGRAFICO della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura – Ufficio Registro delle Imprese con i dati identificativi dell’azienda, l’attività) (tradotto in arabo e legalizzato al ministero degli esteri a Rabat - Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg )  e ultime BUSTE PAGA . Alla donna non viene chiesto nulla se non una auto-dichiarazione di disoccupazione
  • RICHIESTA FIRMATA (dal cittadino italiano) INDIRIZZATA AL FUNZIONARIO DELEGATO DEL RE IN CARICA (Domanda all'intenzione del procuratore generale firmata dallo sposo) DEL REGNO DI MAROCCO richiestare, (2009: recentemente sembra sia cambiata l’intestazione a cui si rivolge la domanda: “all’attenzione del Procuratore generale”) nella quale si manifesta l'intenzione di sposare il tal cittadino marocchino
    (in arabo - fac-simile al tribunale) - Lettre de demande en mariage écrite en marocain ( l’adoul s’en charge )

DOCUMENTI NON PIU' RICHIESTI, FACOLTATIVI O RICHIESTI RARAMENTE:

 

  • Nel caso di sposa italiana: AUTOCERTIFICAZIONE DEL PADRE della sposa italiana che acconsente al matrimonio in presenza di un NOTAIO (NB (2009): Non è più richiesta)
    La nuova Moudawana 2004 e riforme ha dato la facoltà alla donna adulta di sposare un uomo senza tutore.

Per il cittadino marocchinoMaroc:

  • 1 ESTRATTO ATTO DI NASCITA – (EXTRAIT D’ACTE DE NAISSANCE) estratto atto nascita.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE
  • bureau d'état civilLEGALIZZATO presso il tribunale di residenza competente di zona e poi a Rabat legcomune (in alternativa è sufficiente la presentazione del nuovo modello di carta d'identità marocchina tipo scheda (2011))
  • 1 CERTIFICATO DI STATO LIBERO - (CERTIFICAT DE CELIBAT) (legalizzato prima presso l’ARRONDISSEMENT, poi presso il Ministero degli Affari Esteri a Rabat (Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg )
  • 1 CERTIFICATO DI RESIDENZA – (CERTIFICAT DE RESIDENCE) certificato residenza.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE bureau d'état civil)  (legalizzato prima presso l’ARRONDISSEMENT, poi presso il Ministero degli Affari Esteri a Rabat (Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg )
  • CERTIFICATO DI CITTADINANZA – (CERTIFICAT DE NATIONALITE’) certificato di cittadinanza.jpg (presso UFFICIO STATO CIVILE bureau d'état civil)  LEGALIZZATO presso il tribunale di residenza competente di zona e poi a Rabat legcomune(in alternativa è sufficiente la presentazione del nuovo modello di carta d'identità marocchina tipo scheda (2011))
  • 4 (2005) FOTO formato tessera recenti
  • CASELLARIO GIUDIZIARIO PENALE (vedi fase 2) rilasciato dal tribunale del comune di appartenenza in Marocco
  • CERTIFICATO MEDICO ANAMNESTICO - certificat médical (rilasciato dalle autorità sanitarie in Marocco, preferibilmente da un dottore riconosciuto e assegnato dal Consolato)
  • CARTA D’IDENTITA’ MAROCCHINA in corso di validità E FOTOCOPIA
  • Attestazione di lavoro
  • ESTRATTO DELL’ATTO DI DIVORZIO o di VEDOVANZA in caso si fosse già stati sposati (Une attestation administrative du financé ou une copie de l'acte de divorce ou le jugement définitif du divorce en cas de mariage antérieur)
  • EcografiaIn alcuni rari casi, ad esempio, presso il Tribunal des familles di Meknes (2011), Settat (2012), Fes (2013) e  Marrakech(2008), Sefrou (2015) è possibile venga richiesta una (“imbarazzante”, per non dire discriminatoria) ECOGRAFIA ADDOMINALE alla SPOSA MAROCCHINA, ma anche a quella ITALIANA per accettare il fatto di non esser incinta (future épouse n’est pas enceinte) Costo: 300 DHM (2013 a Marrakech)


  • DOMANDA DI MATRIMONIO MISTO (Demande de mariage mixte) modulo compilato personalmente o presentato dall''Adoul ()


LISTE UFFICIALI DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DAI TRIBUNALI DI FAMIGLIA

ICONADOC.jpg Scarica l'elenco ufficiale (in ARABO) della documentazione richiesta dal Tribunale di Safi (2015)
Scarica documentazione richiesta Tribunale di Fes Scarica l'elenco ufficiale (in FRANCESE) della documentazione richiesta dal Tribunale di Fes
Scarica documentazione richiesta Tribunale di CasablancaScarica l'elenco ufficiale (in ARABO) della documentazione richiesta dal Tribunale di Casablanca
Scarica documentazione richiesta Tribunale di CasablancaScarica l'elenco ufficiale (in ARABO e FRANCESE) della documentazione richiesta dal Tribunale di Kenitra (2014)


DOCUMENTI NON PIU' RICHIESTI, FACOLTATIVI O RICHIESTI RARAMENTE

NB (2009):Nel caso ci si rivolga direttamente subito ad un NOTAIO, ADOUL, in questa fase; L’ADOUL, con i documenti e le 3 fotocopie generalmente farà 4 DOSSIERS e si occuperà lui a consegnarli ai rispettivi uffici.

Commissione: circa 150 DHM (2013
) per il tribunale; 300  Euro circa in caso se ne occupi totalmente l'Adoul


Fase 6: Indagine burocratica in Commissariato/posto di polizia Maroc - Enquête de la police marocaine

Commissariato di Gran Casa
Préfectures de police de la wilaya du Gran Casablanca

Per un elenco delle Prefetture di zona del Marocco (71 Prefetture su 16 macroaree), vedasi sopra fase 2 e su Wikipedia:

"http://it.wikipedia.org/wiki/Prefetture_e_province_del_Marocco

 

Lo sposo, la sposa ed il walì, (con la riforma solo se la sposa è marocchina e solo se richiesto dalla sposa, in quanto la sua presenza non è più obbligatoria) devono andare in commisariato di zona con:

Qui, in una breve formale interrogazione, verranno richieste le generalità degli sposi, le modalità di come si sono conosciuti i due nubéndi. La polizia controlla i dati del cittadino Marocchino e verifica se le dichiarazioni corrispondono ai documenti allegati dall'Italia.

NB: E' vivamente sconsigliato dichiarare che si hanno avuti rapporti sessuali pre-matrimoniali.

Bustarella - bakchich: Putroppo, ancor oggi, è consuetudine agevolare, per accelerare le pratiche, un trattamento di “mancia”. In ogni caso, anche se vi potesse venir chiesto in via informale, potete benissimo opporvi e la pratica comunque deve essere svolta nel suo iter, magari vi faranno aspettare un pò di più.

Lista delle POSSIBILI DOMANDE in sede di colloquio al consolato, tribunale e/o in questura in Marocco

Formulario da compilare (in alcuni casi) in questura (2013)

Terminato il colloquio, il funzionario di polizia vi dirà di presentare il dossier presso il giudice di famiglia della corte distrettuale di zona entro 3 giorni, ove nel frattempo il commisariato dovrebbe comunicato le proprie note alla Corte d'Appello. La pratica del commissariato, infatti, dovrebbe passare presso un altro ufficio amministrativo per poi ritornare in commissariato per poi esser spedita nuovamente in tribunale (2010).

NB (2012): In molti casi, è stato riscontrato il fatto che a fine indagine si debba necessariamente ripassare di persona al commissariato per ritirare personalmente l'autorizzazione della polizia e consegnarla personalmente al tribunale che a sua volta rilascerà l'autorizzazione definitiva (detto anche NULLA OSTA AL MATRIMONIO) (vedi fase successiva)

Nel caso in cui, ci si sposi in un'altra città che non sia Casablanca, e la prefettura di quartiere non sia la medesima dell’indagine burocratica della fase 5, è possibile si venga mandati alla prefettura di quartiere per un ulteriore ma breve interrogazione

Tempi: Per la sola indagine: da pochi giorni fino a 10 giorni. dal momento in cui si ottiene la capacità matrimoniale al consolato fino alla fine di questa fase dovrebbe passare da 1 settimana a 1 settimana e mezza, in alcuni casi solo per l'indagine può passare anche fino ad una settimana intera

Scarica Elenco numeri di telefono commissariati di zona e numeri utili in Marocco


Fase 7: Consegna del NULLA OSTA DEL TRIBUNALEMaroc

Quando la prefettura avrà finito con l'indagine burocratica, (ci possono volere da pochi giorni a 10 giorni circa) si ritorna direttamente in Corte d'appello , e con la stessa ricevuta e si ottiene, se tutto va bene - in sha-Allah, il NULLA OSTA da vidimare al TRIBUNALE PRINCIPALE di prima istanza di residenza. dal Giudice di famiglia (juge des familles).

NB (2012): Presso il tribunale di prima istanza, vi verrà assegnato un numero di repertorio da consegnare all'Adoul con una altra copia (n.3) del dossier


Fase 8: Matrimonio dall'Adoul (NOTAIO) - Mariage adoulaire au MarocMaroc



A questo punto, i nubéndi (con o meno la presenza del walì della sposa marocchina), si recano presso l'Adoul per celebrare il matrimonio.

NB(2007): La nuova Moudawana 2004 ha modificato le disposizioni precedenti in merito alle modalità di celebrazione del matrimonio: in passato, il matrimonio era validamente concluso con la proposta di una delle parti  e l'accettazione dell'altra, attraverso l'uso di espressioni che indicavano implicitamente la volontà reciproca di concludere il matrimonio, Per la validità dell'atto era necessaria la presenza di 2 Adoul che prendevano atto della dichiarazione  di consenso dello sposo e della sposa o del suo curatore matrimoniale. Con il Dahir (regio decreto) n.1.93.347  del 1993, si era introdotto il perferzionamento del contratto introducendo la presenza della moglie e le sua firma. L'atto redeatto dai due Aoul veniva registrato in un apposito registro conservato presso il tribunale. Una copia veniva inviata all'Ufficio di Stato Civile, un'altra copia al marito e l'originale alla moglie. In molti casi, sopratutto nelle aree rurali non venivano nemmeno registrati al tribunale gli atti di matrimonio redatti consensualmente fra le famiglie.

Le nuove modalità di celebrazione e registrazione dell'atto di matrimonio sono stabilite dagli artt. 65, 66, 67, 68 e 69 della Moudawana 2004 secondo i quali è richiesta espressamente la presenza del giudice del Tribunale competente all'atto della firma dei due sposi di fronte all'Adoul, senza più vi sia necessita della presenza del tutore matrimoniale (walì) della sposa. Nella pratica comune, il giudice autorizza gli 'Adoul a registrare il matrimonio in un apposito registrao presso il Tribunale per la famiglia ed il giudice procede all'autenticazione del contratto di mastrimonio attraverso la vidimazione dell'atto. Questo ultimo
è trasmesso all’Ufficio di Stato Civile nel luogo di nascita di ciascuno degli sposi (o solo di quello marocchino in caso di matrimonio misto) e ne è presa nota a lato del certificato di nascita. Inoltre il Tribunale deve conservare un dossier con tutti i documenti relativi al matrimonio.

(NB: se il coniuge italiano non parla né arabo, né francese, può esser utile la compresenza di un traduttore - costo circa 20/40 Euro (2010))

DOTE: In questa fase viene anche stabilito il Mahr (o Sadaq), la “dote” matrimoniale obbligatoria che lo sposo deve donare all’atto del contratto alla sposa (e non alla famiglia della sposa) e lei deve confermare di averla ricevuta; l’ammontare viene concordato preventivamente fra gli sposi.

NB (2012): Se viene concordata una cifra (come dote) superiore alle 2.000 Euro è NECESSARIO AVERE LA PRESENZA DEL TRADUTTORE RICONOSCIUTO

In alcuni casi è stato possibile, tramite l'accordo con l'Adoul, far firmare alla sposa un certificazione di aver effettivamente ricevuto la somma per ovviare alla presenza del traduttore.

SEPARAZIONE DEI BENI (2013): Nel caso si scelga il regime di separazione dei beni, è necessario avvisare preventivamente l'Adoul che in alcuni casi (Khouribga 2013) dovrà apporre una clausola sull'atto di matrimonio nella quale si scrive espressamente che si rende necessario un atto integrativo nel quale si fissa il regime di separazione dei beni, in altri invece, (Casablanca 2013) è possibile apporre tale clausola direttamente nell'atto di matrimonio.



Documenti da portare se non già in possesso dell'Adoul:

 

DOCUMENTI NON PIU' RICHIESTI, FACOLTATIVI O RICHIESTI RARAMENTE


Compenso al notaio: VARIABILE dai 500 DHM/900 DHM (45 - 80 €) con punte da 1700 DHM (€ - 150 €) solo per l’atto, se il notaio si è occupato anche di seguirvi nella verifica e nella  consegna dei documenti ai vari enti il compenso può arrivare anche a 5000 DHM (500 €) (2010) - 30 euro di surplus per ottenere il certificato nel giro di 2 giorni (2012). 2000 DHM (2013 a Marrakech) (con notaio che si è occupato anche di seguirvi nella verifica e nella  consegna dei documenti ai vari enti)


IMPORTANTE ma facoltativo:
E' possibile, per accelerare la procedura farsi fare 2 ATTI DI MATRIMONIO dall'Adoul per poter tentare entrambe le procedure della fase 10 e 11


I tempi riscontrati: Da 2 ore a pochi giorni, in alcuni casi: 10 giorni verrà rilasciato l'ATTO DI MATRIMONIO in arabo. Una volta completato l'atto di matrimonio l'Adoul provvederà a farlo Registrare in Tribunale e solo a quel punto il Vostro matrimonio è completo


Fase 9: Legalizzazione e traduzione atto di matrimonioMaroc

L'ATTO DI MATRIMONIO va legalizzato PRIMA PRESSO IL TRIBUNALE PRINCIPALE DI RESIDENZA , il quale pone, nel retro dell'atto, il riconoscimento della Firma dell'Adoul con la firma finale del Giudice dell'Alta Corte, poi al Ministero degli esteri a Rabat - Ministre des Affaires Étrangères de Rabat minaffesterirabat.jpg) E POI TRADOTTO IN ITALIANO da uno dei traduttori di fiducia il cui elenco è affisso nella bacheca esterna e nella sala d’attesa del Consolato Generale.

L'atto infine va portato al consolato italiano in Marocco per essere nuovamente legalizzato.

NB: Verificare bene che sull'atto (in arabo e di seguito sulla traduzione) i dati personali e la data siano corretti.

Costo: 20 DHM circa (2010 - 2012)


 

Fase 9BIS: Prima che il conige italiano ritorni in Italia - documentazione da lasciare/firmare in Marocco

A questo punto il cittadino italiano può anche tornare in Italia anche per registrare propriamente il matrimonio in comune (se sceglie di farlo autonomamente).

Lasciate al coniuge marocchino anche 1 CERTIFICATO DI RESIDENZA (o autocertificazione firmata) e 1 FOTOCOPIA INTEGRALE DEL PASSAPORTO o FOTOCOPIA CARTA D'IDENTITA' CITTADINO ITALIANO FRONTE E RETRO, che serviranno dopo per la richiesta di visto.


Forum della Comunità del Marocco in Italia > ITALIANO > LA FAMIGLIA > MATRIMONI MISTI

http://www.maroc.it/forum/index.php?board=33.0

http://www.mcinet.gov.ma/home/AdressesUtiles/adressesutiles.htm
http://www.casanet.net.ma/
http://www.mpep.gov.ma/mnto/italyb.htm
http://www.apebi.org.ma/apebi/html/adrs01.html
http://www.lematin.press.ma/infospratiques/index.htm

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