Il Corano di Birmingham - la scienza conferma il racconto tradizionale

In risposta al recente articolo su "The Huffington Post UK", che insinuava che la scoperta del manoscritto di Birmingham avrebbe messo in discussione l'intera genesi della religione islamica, (per via del fatto che tale manoscritto sarebbe stato scritto, sulla base delle recenti analisi al radiocarbonio, antecedentemente alla vita del Profeta Muhammad, supponendo, quindi, che tale materiale coranico sarebbe stato presente anche prima della nascita del Profeta dell'Islam), pubblichiamo di seguito la traduzione integrale del testo dell'articolo originale dell'Università di Birmingham.

11 settembre 2015 - autore: 'Alī M. Scalabrin
Ultimo aggiornamento: 11 settembre 2015
   

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Il Corano di Birmingham - la scienza conferma il racconto tradizionale

In risposta al recente articolo su "The Huffington Post UK",

"La datazione al carbonio del Corano di Birmingham dimostra che il libro è probabilmente più vecchio del profeta Maometto"


Birmingham Koran Carbon Dating Reveals Book Is Likely Older Than Prophet Muhammad - Huffington Post UK
http://www.huffingtonpost.co.uk/2015/09/01/birmingham-koran-carbon-test_n_8071696.html

strumentalmente ripreso da alcune testate italiane come "Libero" e "Il Giornale",

"Islam, il Corano più antico scritto prima di Maometto" - Libero quotidiano - 01/09/2015
http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/11823874/Islam--il-Corano-piu-antico.html

Il "Corano" nato prima di Maometto - Il Giornale - 02/09/2015
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/corano-nato-maometto-1165494.html

che insinuavano che la scoperta del manoscritto di Birmingham avrebbe messo in discussione l'intera genesi della religione islamica,  (per via del fatto che tale manoscritto sarebbe stato,  sulla base delle recenti analisi al radiocarbonio,  antecedente alla vita del Profeta Muhammad,  supponendo,  quindi,  che tale materiale coranico sarebbe stato presente anche prima della nascita del Profeta dell'Islam),  pubblichiamo di seguito la traduzione integrale del testo dell'articolo originale dell'Università di Birmingham.

Tale articolo, non solo non fa alcun accenno ad una possibile presenza del materiale coranico prima della nascita del Profeta, ma, proprio la recente datazione confermerebbe la genesi tradizionale del sacro testo islamico. 
L'articolo di "Libero", inoltre, non riporta nemmeno la datazione suggerita dal C14 (né tanto meno precisa che si riferisce al supporto e non alla scrittura) per affermare categoricamente che "è stato scritto prima della predicazione" di Muhammad.

Lo stesso New York Times riporta la notizia in modo molto più cauto e veritiero nei confronti delle analisi al radiocarbonio con il titolo:

"A Find in Britain: Quran Fragments Perhaps as Old as Islam" (I frammenti di pergamena sono antichi COME l'Islam)
http://mobile.nytimes.com/2015/07/23/world/europe/quran-fragments-university-birmingham.html?referrer&_r=1

È  merito di Alba Fedeli,  ricercatrice italiana presso l'Università di Birmingham,  durante il suo dottorato, a notare alcune incongruenze nella scrittura di due fogli di pergamena, raggruppati insieme ad altri datati però ben più tardi.

Con un range,  infatti,  di 77 anni (568 -  645 AD),  la datazione al radiocarbonio effettuate presso l'Oxford Radiocarbon Accelerator Unit, della pergamena di Birmingham offre, infatti, una gamma temporale che include 42 anni precedenti la "rivelazione ufficiale" e 45 anni coincidenti con essa, coprendo comunque l'intero arco di vita del Profeta,  se non per i primi 2 anni, (da un incerto 570 fino alla sua morte nel 632 AD) ed in particolare,  13 anni (632-645 AD) della datazione cadono comunque nel periodo dopo la morte del Profeta,  periodo  tradizionalmente considerato come periodo di redazione del sacro testo. C'è da considerare anche che l'esame al radiocarbonio riguarda la pergamena e non l'inchiostro (dunque ci dice l'età del supporto e non dello scritto).

Jeff Speakman, direttore del Centro Studi applicati sugli Isotopi, presso l'Università della Georgia, che non è stato coinvolto con la ricerca, ha detto che le date e la precisione sembrano ragionevoli. "Oxford è uno dei laboratori premier sul radiocarbonio al mondo", ha detto.

Omid Safi, direttore del Duke Islamic studies Center  ha detto che la scoperta del manoscritto fornisce "un'ulteriore prova a sostegno della posizione della tradizione islamica classica secondo cui il Corano, come esiste oggi, è un documento del VII secolo".

Mohammad Afzal, presidente della Moschea centrale di Birmingham, ha detto di aver avuto accesso al manoscritto. "Sono onorato di vedere questo manoscritto, che è unica," ha detto. "Questo risale ai primissimi stadi di Islam. Tutti i musulmani del mondo piacerebbe vedere questo manoscritto".

Ben più scettico, Saud al-Sarhan, direttore del centro ricerche presso il King Faisal Center per la Ricerca e gli Studi Islamici a Riyadh, in Arabia Saudita, che dubita che il manoscritto trovato a Birmingham sia veramente antico come i ricercatori hanno affermato, facendo notare che la sua scrittura araba include punti e capitoli separati - caratteristiche che sono state introdotte successivamente. Ha anche detto che testare il supporto su cui è stato scritto il testo non dimostra quando, in realtà, sarebbe stato scritto. I manoscritti erano a volte lavati e riutilizzati più tardi.

Muhammad Isa Waley, curatore della Sezione sul pensiero persiano e turco presso la British Library di Londra, ha detto che si tratta di una scoperta "eccitante".
"Sappiamo ora che questi due fogli, scritti con mano Hijazi belli e sorprendentemente leggibili, quasi certamente risalgono al tempo dei primi tre califfi", ha detto.
Egli ha aggiunto che, secondo il racconto classico, fu sotto il terzo califfo, Uthman ibn Affan, che il testo coranico venne compilato e le sure disposte nell'ordine oggi familiare.

In merito alla datazione di questi due fogli è inevitabile fare un parallelo con i frammenti di Tübingen, scoperti l'anno scorso e datati al radiocarbonio da un laboratorio di Zurigo e determinati con il 95% di certezza, in un periodo dal 649 al 675 AD, quindi  qualche anno più tardo del testo di Birmingham.

Come al solito. la verità non fa vendere copie e i giornalisti spesso strumentalizzano la verità con preconcetti e stereotipi, generando fasulli scoop a colpi di intrepidi ed azzardati titoloni.

 

Traduzione articolo Università di Birmingham

Birmingham Qur'an manuscript dated among the oldest in the world - 22 luglio 2015
http://www.birmingham.ac.uk/news/latest/2015/07/quran-manuscript-22-07-15.aspx

Un manoscritto coranico conservato presso l'Università di Birmingham è stato dichiarato come il più antico, grazie ai metodi scientifici moderni.

Le analisi al radiocarbonio hanno datato la pergamena (quindi il solo supporto) sul quale è stato scritto il testo, in un periodo che va dal 568 AD al 645 AD, con un  grado di accuratezza del 95,4%.  I risultati delle analisi si rivela essere molto vicini al tempo del Profeta Muhammad, che generalmente si ritiene vissuto tra il 570 e il 632 AD.

Le ricerche concludono che il manoscritto coranico si colloca fra le più antiche prove testuali scritte del sacro testo islamico conosciute che sopravvivono.  Questo dà al manoscritto di Birmingham un significato globale all'eredità musulmana e agli studi islamici.

Susan Worral, direttrice della collezione speciale (Cadbury Research Library), all'Università di Birmingham, afferma: "La datazione al radiocarbonio ci ha fornito un risultato eccitante delle più antiche copie del Corano.  Siamo emozionati di aver appreso che un così importante documento storico si trovi proprio qui a Birmingham, la più culturalmente diversificata città della Gran Bretagna".
Il manoscritto coranico fa parte, infatti,  della University's Mingana Collection of Middle Eastern manuscripts, conservato nella Cadbury Research Library di Birmingham.

Scoperta dal filantropo Edward Cadbury, la collezione è stata acquistata come un centro intellettuale per gli studi religiosi per attirare spiccati studiosi teologici.

[I frammenti fanno parte di una collezione di oltre 3.000 documenti dal Medio Oriente accumulati nel 1920 da Alphonse Mingana, teologo e storico che è nato in quello che ora è l'Iraq. Le sue spedizioni di raccolta documenti in Medio Oriente sono state finanziate da Edward Cadbury, un membro della famosa famiglia cioccolatiera. NdT].

Consiste in due pergamene che riproducono alcune parti delle Sure dalla 18 alla 20, scritto con inchiostro in un'antica forma di scrittura araba conosciuta come Hijàzì. Per molti anni, il manoscritto è stato maldestramente mischiato insieme a simili fogli di Corano databili verso la fine del settimo secolo.

Susan Worrall afferma: "Separando i due fogli e analizzando la pergamena, abbiamo portato alla luce un bene incredibile all'interno della Collezione Mingana" .

Spiegando il contesto e il significato della scoperta, il professore David Thomas, ordinario di cristianesimo e Islam e e Nadir Dinshaw,  professore di relazioni intereligiose all'Università di Birmingham,  affermano: "La datazione al radiocarbonio del Corano di Birmingham ha dato un risultato sorprendente e rivela uno dei segreti più sorprendenti della collezione dell'Università".

'Secondo la tradizione musulmana, il profeta Muhammad ricevette le rivelazioni che formano il Corano, la Scrittura dell'Islam, tra gli anni 610 e 632 dC, anno della sua morte. A questo punto, il messaggio divino non è stato compilato nella forma di libro in cui appare oggi, ma bensì le rivelazioni venivano conservate principalmente nei ricordi degli uomini".

Alcune parti di esso venivano anche scritte su pergamena, su pietra, su foglie di palma o su scapole di cammelli.
Il Califfo Abu Bakr, il primo leader della comunità musulmana dopo Muhammad, ordinò la raccolta di tutto il materiale del Corano sotto forma di un libro.
La forma scritta finale è stata però completata e fissata sotto la direzione del terzo capo, califfo Uthman, verso il 650 dC.

'I musulmani credono che il Corano che leggono oggi sia lo stesso testo standardizzato sotto Uthman e lo considerano come il campione esatto delle rivelazioni che sono state consegnate a Muhammad.

I testi fissati su pergamena dei fogli di Birmingham rivelano,  con forte probabilità,  che l'animale da cui è stato preso il supporto, era vivo durante la vita del profeta Muhammad o poco dopo.
Ciò significa che le parti del Corano che sono scritte in questa pergamena possono, con un grado di fiducia, esser datate a meno di due decenni dopo la morte di Maometto.
Queste porzioni dovevano essere in una forma che è molto vicina alla forma del Corano letto oggi, sostenendo l'opinione che il testo abbia subito poca o nessuna alterazione e che può essere datata molto vicino al tempo è stato creduto di essere rivelato.

Il manoscritto Corano sarà esposta al pubblico presso l'Università di Birmingham da venerdì 2 ottobre fino a domenica 25 ottobre.

 

In definitiva, nè l'articolo originale dell'Università di Birmingham, né l'articolo precedente dell'Huffington Post che ne annunciava la scoperta effettuata dalla giovane ricercatrice italiana hanno mai parlato di un Corano antecedente la vita del Profeta, ma invece, tale scoperta, con la successiva sua datazione al radiocarbonio, hanno confermato

Il più antico frammento di Corano sarebbe antecedente a Maometto. Potrebbe cambiare la storia dell'Islam (VIDEO, FOTO) - Huffington Post IT - 02/09/2015
http://www.huffingtonpost.it/2015/09/02/corano-antecedente-morte-maometto_n_8075502.html

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Fonti:


 

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