Il matrimonio misto Italia Marocco

Matrimoni misti Italia - Marocco

PROCEDURE AMMINISTRATIVE DI MATRIMONIO "MISTO" ITALIA - MAROCCO
 e di RICHIESTA VISTO 

Procédures administratives de mariage "mixte" (mariage adoulaire) et de visa
UOMO ITALIANO con DONNA MAROCCHINA
UOMO MAROCCHINO con DONNA ITALIANA
www.islamitalia.it/matrimonio/

Autori: Luigi Palumbo; Alī M. Scalabrin;
Primo aggiornamento: 03 novembre 2014
Ultimo aggiornamento: 30 novembre 2014

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Procedura di Omologazione o Correzione dell'atto di matrimonio italiano

Sposarsi in Marocco


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PROCEDURA DI OMOLOGAZIONE o CORREZIONE (secondo Moudawana) DEL MATRIMONIO CELEBRATO IN ITALIA in caso di decorrenza dei termini previsti (oltre i 3 mesi dalla data del matrimonio in Italia) e/o in caso di figli nati prima del matrimonio

I cittadini marocchini che si sono sposati secondo la legislazione del paese dove risiedono, (ade esempio in Italia), devono in un tempo massimo di 3 mesi trascrivere una copia di tale atto di matrimonio presso la rappresentanza consolare marocchina del paese dove si é svolto l'atto.

In pieno compimento di ciò, una copia dell'atto é indirizzata al ministero degli esteri del Marocco. Suddetto ministero procede all'invio di una copia di tale atto all'ufficiale di stato civile ed alla sezione di giustizia della famiglia del luogo di nascita di ciascuno dei coniugi. Se uno dei due coniugi non é nato in Marocco una copia viene inviata alla sezione di giustizia della famiglia di Rabat ed al procuratore del Re presso il tribunale di prima istanza di Rabat."civile in Italia, bisogna rendere comunicazione al consolato marocchino piu' vicino per competenza.

Se tale trascrizione non avviene nei termini previsti, è necessario ricorrere ad una procedura di "omologazione dell'atto di matrimonio", secondo Moudawana.

PROCEDURA DI CORREZIONE DEL MATRIMONIO MISTO CIVILE CELEBRATO IN ITALIA NON CONFORME ALLA MOUDOUWANA
(presso l'autorità consolare marocchina in Italia)

E' chiamato: 'aqd tashîh az-zawâj; Si tratta di una una modifica attraverso rettifica di un atto stipulato all'estero (in Italia) sprovvisto delle indispensabili condizioni di valdità richiesta dall modawana (esempio: un matrimonio celebrato senza 2 testimoni musulmani).

L'atto di matrimonio celebrato presso l'ufficiale di stato civile in comune ltaliano, che non conforme alle prescrizioni della moudouwana, deve essere "corretto" presso le autorità consolari marocchine in Italia. La "correzione" si rende necessaria anche in caso di superamento del termine previsto per la trascrizione.

CONDIZIONI DI VALIDITA' (SECONDO MOUDOUWANA) DI UN MATRIMONIO MISTO CELEBRATO IN ITALIA:

  • Presenza sottoscritta di 2 testimoni maschi musulmani (per nascita o convertiti con esibizione certificazione di conversione)
  • Presenza di certificazione (riconosciuta) di conversione all'Islàm dello sposo (maschio) italiano (anteriore alla data del matrimonio)
  • Trascrizione entro il termine preposto di 3 mesi dalla data del matrimonio
  • Sottoscrizione della dote (mahr)
  • Non esservi impedimenti giuridici (permanenti e temporanei)
  • La registrazione presso il tribunale di famiglia è obbligatoria

Tale certificazione rappresenta un atto complementare che va ad unirsi all'atto di matrimonio civile italiano.

PROCEDURA DI OMOLOGAZIONE IN MAROCCO secondo Moudawana, o Atto di accertamento di sussistenza dei vincoli coniugali, DEL MATRIMONIO ITALIANO

Presso il "Tribunale di famiglia" del luogo di residenza del cittadino marocchino, si rende necessario presentare una ISTANZA LEGALE, ma è da tener presente che in Marocco per presentare istanza al Tribunale di famiglia non vi è obbligo di assistenza legale, il tutto per un iter processual di 3 udienze. L'omologazione puo' anche arrvare a seguito di atto di correzione.

Signfica riconoscere corrispondente conforme, a seguito di un accertamento per esempio testimoniale (testimoni i quali dichiarano di conoscere perfettamente i coniugi e che detti coniugi sono legittimamente sposati e vivono insieme da un certo periodo)

Ministere de la justice et des libertés - Le ministère des affaires étrangères et de la coopération - Tribunal de la famille

  1. Domanda al Tribunale di famiglia (deposito del'istanza) richiedendo il riconoscimento del matrimonio contratto in Italia. Alla domanda va allegato:
  2. Atto di matrimonio (tradotto in arabo da traduttore certificato) meglio se ESTRATTO DELL'ATTO DI MATRIMONIO IN CARTA INTERNAZIONALE (Convenzione di Vienna 08/SETT/1976 o di Parigi 27.9.1956) rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile del comune di residenza in formato plurilingue (italiano, inglese, francese) legalizzato in prefettura, tradotto in arabo e legalizzato al consolato marocchino in Italia (+ sue 4 fotocopie)
  3. Certificato medico anamnestico degli sposi
  4. Fotocopia della CIN del partner marocchino e del passaporto del coniuge italiano
  5. Atto di nascita di entrambi (quello del coniuge italiano tradotto in arabo da traduttore certificato meglio se ESTRATTO DELL'ATTO DI NASCITA IN CARTA INTERNAZIONALE (Convenzione di Vienna 08/SETT/1976 o di Parigi 27.9.1956) rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile del comune di residenza in formato plurilingue (italiano, inglese, francese) DEL CONIUGE ITALIANO tradotto in arabo e legalizzato al consolato marocchino in Italia)
  6. ESTRATTO DELL'ATTO DI NASCITA IN CARTA INTERNAZIONALE (Convenzione di Parigi 27.9.1956) rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile del comune di residenza in formato plurilingue (italiano, inglese, francese) DI EVENTUALI FIGLI tradotto in arabo e legalizzato al consolato marocchino in Italia
  7. Per il coniuge italiano: attestazione di conversione all'islàm rilasciato da un Adul (possibilmente datato precedentemente alla data del matrimonio in Italia)
  8. Carta d'identità marocchina (CIN) del coniuge marocchino + fotocopia
  9. Passaporto originale del coniuge italiano + fotocopia.
  10. Libretto di famiglia marocchino (nel caso di coppia con UOMO marocchino) o entrambi residenti in Marocco.
  11. Atti di divorzio o Atto di vedovanza (se precedentemente divorziatio vedovi)
  12. 2 + 2 FOTOTESSERE recenti

Nel momento in cui si consegna la domanda al Tribunale di famiglia, viene assegnato il giorno della prima udienza. In sostanza ci saranno 3 udienze nell'arco di un mese.

Verrà rilasciata una ricevuta riportante la data della prima udienza (ci saranno in tutto 3 udienze)

 

Nella prima udienza gli sposi si presenteranno entrambi muniti di documento di identità. Il giudice viene a conoscenza del problema e stabilisce una seconda udienza dove gli sposi, qualora uno dei due non comprende l'arabo, si dovranno presentare muniti di un traduttore accreditato e di due testimoni.

Nella seconda udienza verrà chiesto agli sposi quando e dove si sono sposati, l'importo della dote e se conoscono i testimoni e che rapporto esiste fra loro. Ai testimoni viene chiesto se conoscono personalmente gli sposi, che rappporti esussitono, se erano a conoscenza che gli sposi hanno contratto matrimonio in Italia e se conoscono infine l'ammontare della dote.

  • 2 TESTIMONI MASCHI MUSULMANI (non necessariamente marocchini), muniti di validi documenti di riconoscimento in corso di validità (anche famigliari della sposa che siano a conoscenza dell’avvenuto matrimonio in Italia e che conoscano l’importo della dote data alla moglie)

  • Il giudice chiederà l'intervento di un traduttore per il coniuge italiano

Il giudice fissa così, un'altra udienza (terza)  e, nel frattempo, chiede, come da prassi, un’indagine di polizia che verifichi la convivenza more uxorio, richiede di preparare dalla segretaria un formulario da portare a far riempire in Commissariato. La polizia, generalmente, fa ai coniugi alcune semplicissime domande, titolo di studio, professione in Italia, attività svolta, residenza. Una volta firmato in formulario dal funzionario incaricato viene rimesso il tutto al tribunale.

In molti casi, viene consegnata agli sposi una lettera da portare alla polizia, cui fa seguito un breve interrogatorio.

Consiglio importante: fare diverse copie dei documenti che si presentano al Tribunale vi verranno richiesti anche dalla polizia e dall'Adoul.

Alla terza udienza il giudice, analizzato tutto il dossier, presa visione dell'indagine di polizia, sentenzia la validità del matrimonio contratto in Italia, stabilendo, con atto del tribunale, che sia rettifica attraverso l'Adoul.

Il giuIdice, se tutto va bene, convalida il matrimonio. Il tribunale rilascia, seduta stante, un certificato attestante che nell’udienza è stato convalidato il matrimonio. I coniugi vengono invitati a ripassare, da lì ad una decina di giorni, per ritirare la sentenza definitiva.

Una volta avuta la sentenza definitiva, ci si reca dall’Adul  redige certificato di matrimonio finale che verrà a sua volta registrato presso il tribunale da lui stesso..

L'indomani si può ritirare la sentenza provvisoria, che da lì a 15 giorni diventa definiva. Dopo 15 giorni ci si reca con due testimoni all'Adul.

30 EURO CIRCA

 

Tempi: 1 mese circa

 


Atto di accertamento matrimoniale

 

L'Atto di accertamento matrimoniale ('aqd tâkīd az-zawâj) può esser chiesto al Tribunale di famiglia, in caso ad esempio di dubbio sulla trascrizione dell'atto di matrimonio celebrato all'estero (Italia) o in caso di dubbio registrazione al Tribunale di un atto "fatto solo al-Fatiha".

Vengono scritti i dati dei coniugi:

  • Nome e cognome
  • Data e luogo di nascita
  • Data del matrimonio (non la data della sentenza dell'omologazione - normalmente nella sentenza non mettono mai una data precisa dicono sempre che vivono insieme senza interruzioni da circa tot. anni)
  • Luogo del matrimonio

Per la trascrizione in Italia, si può portare tale documento, tradotto in italiano, al consolato o portarlo direttamente di persona al comune di residenza in Italia dopo averlo legalizzato presso TLSCONTACT.

 


 

Le informazioni contenute in questa pagina possono differire dalle consuete interpretazioni popolari e scolastiche in campo teologico islamico. Le opinioni ivi contenute rappresentano il libero pensiero dell'autore.